Punk Rock Raduno @ Edonè Bergamo (Sabato)

Punk Rock Raduno @ Edonè Bergamo (Sabato)

Lupo ci racconta dell’hangover e del Sabato del Raduno
Ritardo di tipo una settimana: merito delle poche ore al lavoro + merito
(vero) degli spritz a 2 euro: me la faccio bastare come giustificazione.
Premetto anche che il report del capo Massone JC è molto più completo e
coerente di questo; detto ciò, via alle cazzate.
Sabato, terzo e penultimo giorno di Raduno, parte subito a ruota alta. La
colazione dei campioni consiste in un mix letale di Borghetti e Prugna
Ciemme, non ho neanche fatto ora ad entrare in fase hangover dalla sera
precedente. Mi aggrego al “Pop punk bus” di prima mattina: scene
incedibili, una corriera di pazzi scatenati (tipo le gite con Sasha, ma con
più bestie), tutto totalmente fuori controllo, impreziosito dal live acustico
dei Menagramo. Dovrei scrivere un report dedicato solo al viaggio di
andata e ritorno, ma sono pigro e quindi ceste. Comunque la prossima
volta le suore le facciamo salire!!!
Il primo vero live in elettrico arriva a mezzogiorno con la leggenda Dan
Vapid che ci delizia con due concerti prima e post primo tempo del
rollerderby (ma quanto cazzo gasa questo sport!). Pezzi tratti dalla sua
sterminata discografia con i Cheats, Mopes, Methadones ed ovviamente
Screeching Weasel: parte “Guest list” totalmente inaspettata e volo via.
Solo cuori! La giornata di concerto in Edonè deve ancora in iniziare e sono
già bello sbronzo. Benissimo.
Seconda volta che sento i Ferrets da Piacenza, live piacevole che si
inserisce perfettamente nella cornice del Raduno. Ovviamente essendo
primo pomeriggio la gente non è moltissima, anche se con mia gran
sorpresa la temperatura esterna non è eccessiva. Tocca poi al Renatone
nazionale con i suoi “I Like Allie”, il sound è molto più ricercato e direi
meno impulsivo, il mazzacore tira, la situa prosegue. Sweatpants Party:
niente di originale, e che cazzo, sono metà Apers con Jay Dee degli Jagger
Holly e il batterista col nome più bello di sempre: Frizzante. Anche loro mi
son garbati e spero di rivederli presto, e magari nel mentre esce qualcosa
su supporto fisico.
Ecco, sono assai stupido e questo è il momento del giorno che
maggiormente aspetto: reunion ignorante degli Ignoranti da Genova,
​forse –e dico forse- quello che all’epoca d’oro più si avvicinava agli
Screeching Weasel in Italia. Quattro vecchi del cazzo (di cui uno vive a
Chernobyl se non ho capito male), prima volta in vita che li vedo e torno
indietro di almeno 15 anni. Suonano veloci e imprecisi e cappellano
abbastanza – e checcazzo, si chiamano Ignoranti!-. Da parte mia e delle
prime fila scatta il delirio: “Turboignorante”, “Charms”, “Dieci E Dieci” e a
supersorpresa “Come una Spia”. Che bomba! Highlight del concerto io che
tento di gridare ”Fate Kiara Kielland!!!” quando la voce se n’era andata del
tutto da almeno un’ora. Non riuscivo a sentirmi neppure io. Idolo.
Kurt Baker e company non rientrano nelle mie corde, il power pop /
garage non fa per me per cui skippo il live e colgo l’occasione per vagare in
giro per il festival a impartire lezioni di bestemmiamento a tutti,
soprattutto ai bresciani. Tocca ai Dee Cracks, anche qua gaso totale:
tecnici, precisi, compatti. Una delle mie band preferite in assoluto, anche
se li avressi visti più volentieri nel palco più piccolo.
Airbag: prima del Raduno non li conoscevo e me li sono studiati per l’occasione. Buona
performance dal vivo, anche se avrei desiderato più pezzi di “Mondo
Cretino”. Anche per i McRackins prima volta dal vivo, promossi pure loro,
comunque tuttora mi sto chiedendo come riescano a suonare così bardati.
Turno dei Pansy Division, sicuramente tra le band più attese al festival, ma
non da me: ho sempre trovato i loro album fiacchi e probabilmente più
che sul sound puntano sul messaggio che vogliono trasmettere. Assisto a
parte dello show, che non mi schifa ne’ mi entusiasma, troppo rock e poco
punk per il mio palato sopraffino, comunque ci stavano. A chiudere la giornata gli
Avengers, gruppo di vecchia scuola ma conosciuto da pochi,
anche a causa dell’esigua discografia. Il loro live mi ha sorpreso in quanto
energia e passione, so che tanti li hanno rivalutati dopo averli visti dal vivo
nonostante l’iniziale diffidenza.
Post concerto a cura del gigante Mass Manges, non mi avvicino al
dancefloor manco per sbaglio, troppo casino, e continuo imperterrito a
farmi sforacchiare la tesserina delle birre. L’impegno alcolico personale
profuso durante i primi tre giorni mi porterà a una ritirata strategica verso
gattolandia (accompagnato dal (in)fido scudiero “El Rubio”) la domenica mattina per cui da bravo mona quale sono mi sono perso tutta la kermesse dell’ultimo giorno….. pace, ci riproverò l’anno prossimo!!!
Lupo

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