Coconut Planters-Upset Hopes-Flamingo Records

Coconut Planters-Upset Hopes-Flamingo Records

 

Continua la scia positiva del melodic hardcore made in 2021 grazie all’ormai imminente uscita del primo disco dei piemontesi Coconut Planters.

Flamingo Records, che licenzia l’opera, sembra voler fare davvero le cose in grande, tant’è che ad essere onesti la prima cosa che mi ha colpito positivamente del progetto è il press kit di presentazione dell’album: semplice, ricco al punto giusto e dotato di quegli approfondimenti su artwork e recording studio che sinceramente ho visto poche volte in “carriera”. Bravi!

Ma parliamo di musica: i quattro ragazzi si rifanno in maniera piuttosto evidente a quell’hardcore melodico mid-2000s pieno di belle voci limpide e chitarroni giganti che, ahimè, aveva segnato un po’ il tramonto della “moda” in quegli anni. I richiami a Much the Same e Break the Silence sono molto marcati, addirittura credo che i ragazzi siano pure troppo attaccati a queste influenze ed anzi, penso che il tallone d’Achille del disco stia proprio nell’assenza di quelle vibes che ti fanno dire “cazzo questi sono i coconut planters”, pur essendo comunque presenti brani come 4 Jazzmen vs 3 Gangsters in cui l’estro e la personalità della band escono maggiormente.

Al di là di questo aspetto, parliamo comunque di un buon prodotto fatto di pezzi ben studiati e piacevoli, un easy listening che starebbe molto bene come sottofondo di una giornata in spiaggia o allo skatepark.

Il disco è stato realizzato al Velvet Worm, home studio di David Keznevich, che tutto sommato ha fatto il suo lavoro pur con qualche pecca soprattutto sui bellissimi cori che forse potevano uscire un po’ di più. Lavoro da medaglia d’oro invece sul basso, che si sente cazzo! Ed ha pure un mega suono granitico della Madonna. L’intro del disco fa l’effetto del Viagra.

Concludo citando come sempre l’aspetto grafico, curato dal buon Marco Divertimenti che ormai è un punto di riferimento costante della nostra scena. Direi molto molto azzeccato sia a livello di concept sia a livello realizzativo, compresa la colorazione fluo fucsia di una delle due versioni in vinile (l’altra è il classico nero che come già sapete, io apprezzo sempre molto).

Se non ne avete avuto abbastanza degli Still No One, sotto coi Coconut Planters! Realtà da tenere assolutamente d’occhio.

Potete dare un ascolto all’album qui:

https://flamingorecords.bandcamp.com/album/coconut-planters-upset-Hopes?fbclid=IwAR3cGlN3IwkzCTNPsdqjOM1sTNQdw-cWFVPn-0XGn2HGUdVWIbigkohmk4w

Reeko

Tracklist

1. Ishikawa’s Curse
2. Wrong with me
3. The Hangover
4. Doomsday
5. Snowball Team
6. Reggae for Yankeez
7. Pancakes for Dummies
8. 50 takes of grey
9. 4 Jazzmen vs 3 Gangsters
10. 3AM Challenge
11. The last space X
12. San Antonio’s Fire

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