
Millwanks + Glory Hall @Libero Pensiero di Lecco
Ci sono serate che iniziano così così…
Freddo, molto freddo. Arrivo tardi e smaronato dal lavoro. Zoppico (maledetto pallone del Mercoledì). Serata giusta per buttarsi sotto il piumone….
Messaggio: “allora stasera? “
E’ il sindaco di Oriano. Che faccio? Lo sguardo della moglie dice tutto. Come tutte le donne sa parlare senza parlare. Il messaggio è chiaro: dove cazzo vai? ….ma mi conosce: vai, vai, ci penso io ai bambini.
Così, quasi controvoglia, al freddo e mezzo imbambolato mi metto in macchina.
Ritrovo in piazza. Appaiono anche RZR con un paio di birrette (Zlatan) in tasca e il buon Cilu…bella lì!
Arriviamo al Libero Pensiero e anche lì la serata tarda a decollare. Locale semivuoto. Birretta Kozel d’ordinanza e ci sediamo. Arrivano l’onnipresente Danilo con Paola. Bella lì. Altre facce amiche, altro giro di Kozel e pian piano tutto si mette in moto.

Altri amici, Bresa, finalmente il Lanfra, due chiacchere coi Millwanks che (ovviamente) stanno ancora finendo di spazzolarsi la cena…
Salgono i Glory Hall. Purtroppo la sala non si riempirà mai del tutto (forse ci sarebbe voluta più promozione dell’evento: ormai ogni sera ci sono in giro un sacco di live…) ma va bene così.
Il quartetto Brianzolo, capitanato dal mitologico Kikko Freak Fossati propone il più classico e scanzonato dei punk rock italiani. Anche per loro il concerto inizia piano piano ma poi si scaldano le voci e le corde. Un gruppetto di fedelissimi tiene alto il ritmo cantando tutti i pezzi. Kikko è un ottimo frontman. Simpatico ma non esagerato. Genuino. Il chitarrista lo aiuta con la mossa della serata: si avvicina al bancone e, mentre suona, si fa aiutare a scolarsi un grappino. Bella lì.
L’acustica del Libero si conferma ottima e si riescono ad apprezzare le classiche tematiche dei testi ( a dir il vero un po’ troppo adolescenziali fuori tempo massimo, ma sempre trattate in modo giocoso) dedicate a Ramones, Ramones,Ramones, ragazze e sogni spezzati di ex ragazzini ormai cresciuti, sempre cantati con ottima ironia, come dimostra il pezzo finale, odio Irene Viboras (Irene è amicissima della band…). Bel warm up.
Tocca poi ai Millwanks. I quattro Sapri-Pavesi si presentano nell’ormai classica formazione a tre chitarre ma purtroppo gli manca il saxofonista…brutta pecca cui il quintetto mette una pezza con un set più tirato…ma sempre sull’orlo della follia.
A mio parere i Millwanks sono una live party band coi controcazzi, fin troppo sottovalutati nella cosiddetta scena. Il loro mix di punk ska è divertente, l’alternarsi di tre voci, il kazoo, le citazioni di pezzi popolari alternati a cover sono mega coinvolgenti. Il pubblico si lascia prendere volentieri e Mimmo, frontman che ci crede un sacco, cede spesso e volentieri il microfono.
E così capita che finalmente il sindaco di Oriano riesca a cantare una versione improvvisata di when i came around, che parta una fulminea murder the government e che Los Angeles is burning diventi Catanzaro is burning…il tutto tra citazioni di Silvio, vecchie canzoni popolari pugliesi riproposte in chiave punk rock e tanto tanto ska. Tra la grande Letissier (andate a vedere chi è il calciatore cui è dedicato il pezzo se non lo conoscete), lo ska di Jamaica (testo da libro di storia sulla nascita e l’esportazione della musica in levare), Piero e il virus e un paio di cover degli amiconi Bad frog che scatenano un discreto macello sotto il palco, si conclude con la classicissima e acclamatissima bevo, bevo....che ovviamente coinvolge tutti i presenti.
La serata finisce così, tra quattro salti (chissà come ma la zoppia è passata improvvisamente dopo un paio di Kozel…), tanti amici e buona musica. Qualcuno ha esagerato coi Negroni…ma lo buttiamo in macchina e via…
Fanculo il piumone. Bella lì che sono uscito.
27tommy