Punk Rock Raduno Day 1 (Bad Frog+the Shivvies+Kate Clover+Supersuckers)
Devo ammettere che questo primo giorno di Punk rock Raduno è quello che meno si addice ad un ottuso e monocorde punk rocker/ramonescorer come il sottoscritto.
A dirla davvero tutta, avendo la possibilità (per questioni di gestione famigliare) di giocarmi due soli gettoni sui quattro giorni di festival, questo avrebbe dovuto essere il giorno da scartare: primo giorno, solo quattro band di cui un paio che non mi interessano, tutto depone a sfavore di questo Giovedì….ma….ma….ma: ci sono i Bad Frog! Eccazzo. Ecco il vero motivo per cui, quando, un paio di mesi fa, è uscita la suddivisione della lineup sulle quattro giornate, smadonnando come un camallo Genovese, ho DOVUTO cerchiare in rosso questo cazzo di Giovedì….immaginate poi l’allegria quando scopro che i quattro boyz di Codogno suoneranno alle 20.00, in apertura a tutto il festival…
Visto l’orario mi immagino già un’apertura di fronte a poche decine di persone e addirittura cerco di spiegare al Sindaco di Oriano che non è il caso di fare i salti mortali per uscire dal lavoro di fretta per un concerto di mezz’ora che probabilmente non sarebbe stato memorabile….
Per fortuna il Sindaco è irremovibile. “Vengo. Partiamo presto e ce la faccio.” E per somma fortuna le mie capacità di previsione si rivelano molto peggio dell’oroscopo pre-covid di Paolo Fox (quello che prospettava un 2020 fantastico per tutti).
E’ così. Arriviamo al Raduno in perfetto orario e già dal solito parcheggio di fronte a Bonaldi car si nota un gran pienone, confermato alla nostra entrata. C’è un fottio di gente per essere Giovedì. Come e più del solito si nota una massiccia presenza di stranieri.
Ma non c’è tempo di analizzare troppo il contesto. Tocca ai Bad Frog aprire le danze.
E qui si realizza quello che davvero non mi apettavo, ma che col senno di poi avrei invece dovuto prevedere. Davanti al palco si fanno largo si soliti, sì i soliti dei concerti Bad Frog. Amici brianzoli, bresciani, milanesi, veneti, begamaschi, comacini…è il pubblico Bad Frog che accorre in massa a supportare, nella data a cui i quattro tengono di più, i loro amici.
Cazzo ragazzi, sarò un sentimentalone ma a me vengono davvero i brividi a pensare che i nostri amici di Codogno abbiano semplicemente raccolto quello che hanno seminato: (almeno) due anni di live ininterrotti dove i ragazzi hanno bazzicato qualsiasi festa, evento, sagra, fiera e chi più ne ha più ne metta. (Almeno) due anni in cui i quattro hanno dimostrato di essere prima di tutto persone straordinarie e poi di avere pezzi fighi, convolgenti, ironici. (Almeno) due anni di risate, scherzi e a amicizie create sul campo e non a tavolino. E che oggi leggi negli occhi di tutta questa gente che è accorsa, facendo i salti mortali per esserci. Qui, alle otto. Ci siamo. Bad Frog, vi meritate che ci siamo!
E allora si parte, davanti non a 15 persone come ci si poteva immaginare, ma a una cinquantina di scalmanati, che cantano a squarciagola Clotilde se la faceva con Matilde; Mi son strappato i peli del naso soltanto per te, Alice escile….
Con gli stranieri che non capiscono (per fortuna) la presa per il culo di voglio picchiare un tedesco/ sulla spiaggia/ di Bellaria/ con le scarpe e i sandali ma che si avvicinano per vedere che cazzo stanno facendo questi quattro caciaroni italiani…e allora non importa se il Sindaco sale a cantare palesemente fuoritempo il ritornello di Marta o se le cazzo di bolle di sapone sparate dal bresciano ti si infilano nella birra o se Paolino, per questioni di tempo, deve limitare i suoi giochetti e le sue minchiate…quando senti tutti gli amici urlare all’unisono voglio sbattere le chiappe come Caterina/ io voglio far la bellerina, sai che sei nel posto giusto. Mezz’ora di set. Ore di sbattimenti per essere lì. E’ il punk rock. E’ giusto così. Bad Frog. Grazie…Grazie Berte, Premo, Ugge e Paolo. Grandi persone. Grandi pezzi!
Scusate il sentimento….ora torno ad irritare….
La seconda band che sale sul palco ha tutta la mia curiosità. Sono gli Shivvies d Rotterdam, classico trio Ramonescore. Li avevo già sentiti su disco e mi avevano fatto ottima impressione. Ecco, dimostrano subito di saperci fare. Il trucco è semplice: l’onnipresente re mida Marien Nicotine alla chitarra e…Riverdales nel cuore. Il terzetto è un clone perfetto della leggendaria band di Weasel e Vapid. Grandissima melodia e Ramonescore allo stato puro. Ottimo seguito dei (tantissimi) olandesi presenti e gran bel set. Ciliegina sulla torta: il cameo di Kevin Aper per una versione incredibile di Reanimate my Heart degli Apers. Ottima prova dei ragazzi di Rotterdam anche se non posso non dire che il cappello da pescatore del cantante è onestamente imbarazzante….
Tocca poi alle due band che meno mi interessano. Ripeto e ribadisco di essere un ottuso punk rocker coi paraocchi ma nè Kate Clover nè tantomeno i Supersuckers accendono la mia fantasia.
Ascolto le due performance alternando la presenza fronte-palco alle classiche chiacchierate con vecchi e nuovi amici immancabili al Raduno…
Inizia una elegantissima Kate. Lei impeccabile con un vestitino rosso e la band in giacca e cravatta (tempo mezzo pezzo e il batterista toglie tutto). Da matrimonio. Devo dire che i quattro sparano fuori un set cazzutissimo, a metà strada tra punk-rock e rock and roll. Quando chiede al pubblico “are you rocker o are you punk?” sembra che lo chieda a sè stessa. Presenza scenica e pezzi orecchiabili ma potenti. Bella scoperta!
Tocca poi a uno dei gruppi di punta del Raduno di quest’anno, i Supersuckers. Band discretamente famosa nei primi anni del 2000. Devo dire che li conosco pochissimo, ma sono piuttosto curioso, anche perchè chi li ha già visti mi parla di uno show divertente e coinvolgente.
Dico la verità. I tre sono ottimi musicisti…anzi il chitarrista è un vero manico ma il loro hard-punk-rock o come si può definire, dopo qualche pezzo mi stufa. I tre tengono benissimo il palco ma onestamente non mi coinvolgono più di tanto. Ci provo ma dopo qualche pezzo mi allontano…purtroppo non è roba per me. Sorry guys.
Termina così il primo giorno del Punk Rock Raduno. Giorno strano. Giorno di apertura. Giorno che, meno male, mi ero segnato in rosso sul calendario. Domani salto, la famiglia chiama….ci vediamo Sabato.
27tommy