Millwanks @ C.S. Il Galeone @ Malavedo (Lecco)

Millwanks @ C.S. Il Galeone @ Malavedo (Lecco)

Molto spesso le serate migliori sono quelle che nascono così…un po’ per caso…

Martedì pomeriggio prefestivo. Mentre sono al lavoro di arriva un messaggio del buon Cale Millwanks: “se vuoi buttare una serata stasera suoniamo al Galeone a Lecco“.

Interessante ma…so che finirò tardissimo al lavoro e la moglie a casa coi bimbi…mi sa che stasera passo… intanto, però, il tarlo del punk rock che sta nel mio cervello inizia a lavorare. Do uno sguardo veloce a dove si trovi questo Galeone. Chiedo ai colleghi (lavoro proprio a Lecco, qualcuno lo conoscerà pure…). Nulla. Tutti mi parlano di una pizzeria chiusa ormai da alcuni anni. Mistero. Il tarlo continua a lavorare di soppiatto…

Mi faccio mandare la locandina. Il posto è un Centro Sociale chiamato il Galeone. Chiedo in giro. Ancora nulla. Mistero ancora più fitto…ma poi guardo la via. Via Primo Maggio, quartiere Malavedo.

Cazzo: impossibile! Il posto è di fronte (non scherzo, davvero di fronte) al mio posto di lavoro!!

Impossibile. Lavoro lì da 20 anni e non ne ho mai sentito parlare. Finalmente il buon Pietro del Libero Pensiero mi illumina: è un capannone dove un collettivo organizza saltuariamente serate abbastanza misteriose: diciamo così, non propriamente regolari…

Che figata! Il tarlo ha vinto. Con queste premesse è decisamente impossibile mancare. Chiamo casa e spiego l’assoluta necessità della mia presenza alla Santa donna che mi ha sposato. Qualche secondo e mi dice “OK, penso io alle bimbe (per la cronaca entrambe malate)”. Cazzo, prima o poi devo farle un monumento!

Deciso. Lavoro fino alle 19.30 e poi concerto. Manca solo la cena. Mi auto-invito da una collega che ha pietà di me e, nonostante i tre figli (di cui uno malato…sta proprio iniziando l’inverno…), mi aggiunge un posto a tavola.

Tutto liscio liscio. Mancano solo i compagni d’armi. Chiamata al Sindaco di Oriano. Ovviamente entusiasticamente presente. RZR è al lavoro nella bergamasca. Ci pensa (spoiler: arriverà. Grande!!!).

Finita la cena (grazieee Mary Poz!) torno sul luogo di lavoro: ho le chiavi, parcheggio proprio lì. Attraverso al strada e mi infilo in una viuzza stretta stretta in salita: vero e proprio budello. Musica. Capannone. Entro. Location assurda: il Centro Sociale è una specie di ex garage di un meccanico. Un piccolo capannone moolto spartano con banchetti dappertutto, una specie di grande tenda all’interno e un bar casalingo, nel senso che è una cucina di casa dove i ragazzi hanno piazzato una spillatrice per le birre e fanno anche da mangiare. Ancora più hardcore di come lo immaginassi.

L’assurdità del contesto è che il posto è incuneato in mezzo alle case della vecchia Malavedo tra viuzze così strette che non si può far altrimenti che passare a piedi, tra scalinate e panni stesi. Ovviamente si sente tutto dappertutto. E’ come se si stesse suonando nella casa di ogni vicino. Incredibile!

La serata è una specie di festa del tatuaggio e il tendone interno è presidiato da due artisti pronti per tatuare (?). Fortunatamente non vedo nessuno intenzionato a farsi inchiostrare…direi che non siamo proprio nelle condizioni igieniche dettate dalle vigenti normative!

Il locale è carico di giovani pronti a far baldoria. Un paio di birrette a prezzo popolare e vado a raccattare l’acclamato Sindaco che si era perso nei budelli di Lecco alta.

Il sottofondo di DJ set lascia rapidamente il passo a un giovane rapper che si impadronisce del microfono e spara un apprezzabile set di rime. Ottimo. Sul finale, per rendere l’atmosfera ancora più surreale un local decide di accendere un fumogeno davanti ai piedi del rapper che, come se nulla fosse, continua a sfornare parole a profusione.

L’interno del garage si riempie rapidamente di fumo, ma, come se nulla fosse un ragnesco local si arrampica su altissime finestre e con estrema nonchalance apre le enormi ante e con un balzo torna tra il pubblico.

Terminato il set del rapper tocca ai Millwanks che montano la strumentazione un una specie di nicchia a fianco del bar-cucina, con il batterista che appare sostanzialmente murato vivo sul fondo del pertugio…

Mi dicono che è saltato il gruppo-spalla e che si prevede un set lungo. Ottimo!

Il quintetto (oggi manca la terza chitarra) inizia con il suo ska punk italiano che non può non farti muovere. Ed in effetti il pubblico è assolutamente sul pezzo. I ragazzi sono mega presi bene e partono dei brevi poghi che riempiono il già lercio pavimento di birre rovesciate. Per tutto il concerto dei Sapro-Pavesi si continuerà a ballare e a pogare. Bella ragazzi!

Nel frattempo fanno il loro ingresso nell’ordine un cane, che resterà fronte palco per la maggior parte del live; l’attesissimo RZR che è decisamente in serata e si è riuscito a far accompagnare dalla bergamasca da due amici anche loro carichissimi. Si presenta poi anche il mitico Lanfra, entusiasta dell’assurdità del centro sociale nel cuore della vecchia Malavedo.

I Millwanks si confermano una band mega coinvolgente. Cazzona, divertente e pronta a far scatenare il pubblico. Partono con alcuni classici: la foto delo scroto su what’s up; Seelvio, Jamaica…ma poi portano un set di cover in chiave skankeggiante di classiconi di Nofx (Linoleum, Murder the goverment, Lory Meyers…) , Rancid (Time bomb) e… Pornoriviste. Devo dire che la vecchiaia mia e dei performer è sottolineata dal fatto che pochissimi conoscano gli storici pezzi che avrebbero fatto saltare in aria un pubblico più attempato. I ragazzi se la ballano comunque…

Purtroppo il set si rivela molto più corto del previsto: ad un certo punto si vocifera di sbirri che stanno arrivando e gli organizzatori decidono che è il momento di terminare. Peccato. Nella foga i cinque dimenticano pure di fare Letissier, loro cavallo di battaglia….

La serata va terminando con un DJ set a volume altissimo che non giustifica dunque l’aver tagliato il set dei Millwanks…ma tant’è…

Davvero una bella serata inaspettata. D’ora in poi butterò spesso fuori la testa dal lavoro per vedere cos’ha in ballo la Malavedo operaia!

27tommy

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