Sludder – Sooner or Later EP
Ce l’hanno fatto sudare, ma alla fine l’EP di debutto degli Sludder da Brescia Rock City è arrivato veramente.
Un po’ di retrospettiva per chi ancora non sapesse di chi sto parlando (ovvero qualcuno che finora è rimasto probabilmente in letargo): gli Sludder sono a tutti gli effetti un supergruppo. Le facce già note sono quelle di Bolo (Slang Poor Kids, stavolta dietro le pelli), Nico Gigio Girelli (Begbie) e Riccardo Comaron AKA Warholsss che rompe la quarta parete uscendo da Twitch per raggiungere la dimensione palco.
Penso di essere stato uno dei primissimi ad avere casualmente avuto notizia della formazione di questa band: successe all’ultimo concerto degli A Wilhelm Scream al Bloom di Mezzago, Aprile 2022 e all’epoca sembrava ancora tutto molto nell’aria, una cosa poco concreta e quasi campata per aria (almeno questa era l’impressione che avevo avuto). Direi che oggi possiamo finalmente dire che il tempo ha dato ragione a questi ragazzi perché le cose stanno in maniera molto diversa.
A dirla tutta non è che dovevamo aspettare l’uscita del disco per convincerci di tutto ciò: gli Sludder hanno già calcato diversi palchi e mangiato diversi chilometri (ricordiamo le apparizioni memorabili a Hillside Fest, al Nonna Luisa is a Punk e all’Alpha Beta Gamma), però ecco…si sentiva proprio la mancanza di un disco, di qualcosa che aiutasse a fermare un po’ nel tempo il concept di questo progetto.
Sooner or Later ha avuto una lavorazione non facile, è un progetto in cui la band ha riversato davvero molte energie e riposto molte speranze ed a valle di quanto già spiegato fin qui, penso che ci si possa ritenere soddisfatti del risultato.
La proposta della band è un punk rock melodico di matrice americana scuola 00s, in cui rimangono però ben chiare certe sfumature Pop Punk e SwedeCore. Penso che il maggiore punto di forza del disco sia rappresentato dalla voce: il bel cantato di Giek è onestamente una delle cose che mi ha colpito di più sia dal vivo che su disco. Un bel taglio melodico che non teme di andare in saturazione in alcuni momenti, un ottimo lavoro di songwriting e l’impronta catchy delle linee vocali che ti si appiccicano in testa fanno delle cinque tracce dell’EP una macchina da singalong. Sul piano compositivo credo che la band abbia inquadrato la strada giusta per definire un proprio stile. Le influenze sono ancora ben riconoscibili, ma se i ragazzi finora hanno fatto bene sono certo che possono fare ancora meglio ed anzi, li spronerei a non aver timore di esprimere al massimo la propria creatività pensando sempre più out of the box.
Le scelte di produzione del disco (registrato, mixato e masterizzato al Monolith Studio di Brescia) restituiscono un sound abbastanza grezzo ma definito e volutamente lontano dalla patina che penso si sposi abbastanza bene con l’attitudine dei cinque.
Bello il lavoro grafico, minimal al punto giusto, con particolare nota di merito sulle nuove maglie appena uscite.
Il disco è distribuito da Striped Music e si può acquistare in CD qui o in digitale su Bandcamp qui.
Sludder-ize your life!
Reeko
Tracklist
- Nothing but Friends
- Porcupine
- Thirty-Three
- Living the Province
- Autumn