Riccobellis+Twister+Bravo @Trenta Formiche Roma

Riccobellis+Twister+Bravo @Trenta Formiche Roma

Primo report della vostra volpettina, ma stasera è tutto un favoloso incontro fra la Lupa e la Leonessa.

Il live dei bresciani Riccobellis, i romani Twister e i Bravo di Latina mi porta in quel del Mandrione e così vi butto lì che questa zona della Capitale -dal passato non proprio dorato- negli ultimi anni ha attraversato un buon processo di riqualificazione.

Al Trenta Formiche, che già conoscevo soprattutto come spazio espositivo, arrivo in taxi perché sono una lady e soprattutto non ho sbatta di cercare parcheggio.

Sul petto ho appuntata la pin di Irritate People che è tipo l’equivalente del biglietto con scritto “Press” infilato nella fascia della fedora.

I due disagiati a cui mi accompagno sono il gabbiano veneto Tommi GB e Andrea Senso: che deliziosa triade del trash. A sorpresa abbiamo anche l’incursione sempre piacevole di Valentina Piazzola e Luca Pulce Badman . Si prospetta seratina di livello!

Inizio con ritardo accademico aggravato dal fatto che Tommi decide di andare a prendere le camisete di Radio Eustachio che ha lasciato in hotel…e che fai, non lo accompagni? D’altronde quella di Roma sono io, mica si possono mandare in giro veneti alla cazzo. Paura e delirio.

Una volta tornati troviamo una venue un po’ più piena, tuttavia il palco è piccolino e l’acustica decisamente migliorabile, but hey it’s fucking punk rock! I batteristi avranno senz’altro apprezzato il supporto dei treni che passavano sulla sopraelevata facendo vibrare il soffitto.

Sul palco ci sono i Bravo da Latina…ce la mettono tutta e si sente, trascinano bene anche chi non conosce i pezzi con quel morso di California che va sempre a segno nel mio cuore. Non c’è spazio fisico per un pit che pure sarebbe stato consono. Spero di rivederli live in un posto più idoneo anche perchè il loro disco Greetings from the worst future è molto bello.

E poi niente, il ruggito dei bresciani Riccobellis…scusate, se se se mi salta tutto è perchè sto ancora ballando male sul loro sempre perfetto ramonescore che anche questa sera abbraccia pezzi di un certo livello. l’m goin’ into space fa partire in pochino di delirio con stage diving limitato, purtroppo. Sotto al palco comunque si fa festa. Molta molta.

Non so se dipenda da me che sono programmata -oltre che coi Ramones- su un altro tipo di partecipazione, ma Roma ha un pubblico decisamente più freddo rispetto alla Lombardia e me ne rammarico un casino!

La favolosa You are my baby on LSD è iconica, ma cosa ve lo dico a fare?! Momento lacrimuccia sulla cover dei Misfits.

Oh, è ora del ciclone dei Twister. Titolari di cattedra e miei concittadini. Ok, ammetto che all’ inizio non mi hanno presa troppo, ma dopo un po’ entro nel mood con quel tiro ben fatto e ben strutturato del punk rock iper classico che, su Staring at the ceiling e Looks like me, riesce a far muovere il culo anche a chi stava a fondo sala.

A mio avviso i Twister sono stati penalizzatissimi dalla venue che non ha retto la notevole portata acustica che propongono, ma boom, loro comunque sorprendono con una roba supermegafiga fra cui Last Night (che vede la feat. di Matteo from The Ammonoids) .

Ok, festa finita, che facciamo? Pizzette in un posto loschissimo? Ma sì dai, anche per assorbire un po’ la quantità di alcool trangugiato che ormai è misurabile con la stecca dell’ olio. Ci dividiamo nelle macchine e il buon Ivano dei Twister carica Andrea, Tommi e me così gli andiamo a insegnare le buone maniere de Roma. Approdo a casa alle 6, ma ne è valsa la pena.

Serata figa in cui ho visto amici che non incontro quasi mai, ho pure rimediato maglie da sfoggiare, eddaje! Cazzo vogliamo di più?

Menzione d’onore va ad Andrea (Senso) che in, un momento di follia alcolica, si lancia in un’appassionata classifica riguardo quale esponente del punk rock attuale sia più attraente…facendomi anche capire che, secondo il suo modesto parere, i miei standard in fatto di uomini sono da rivedere. Grazie, eh!

Vixen

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