
Intervista ai Jaguero
Ci siamo avventurati nella scena veneta per quattro parole con gli amici dei Jaguero, una delle band più interessanti degli ultimi anni. Ecco a voi la nostra chiacchierata con Andrea, cantante e chitarrista della band.
Ciao Andre! Vogliamo iniziare con una brevissima presentazione per chi ci legge e, incredibilmente, potrebbe ancora non aver sentito parlare dei Jaguero?
Siamo semplicemente quattro amici che hanno iniziato a fare musica senza troppe barriere stilistiche. Ci interessa suonare, divertirsi e portare la nostra musica ovunque sia possibile. A volte facciamo punk rock, a volte hardcore, a volte emo e boh, quello che ci gira!
Venite tutti da realtà consolidate, ben conosciute e piuttosto di successo (Slander, Regarde, La Fortuna), che cosa cercava ognuno di voi nel progetto Jaguero? C’era qualcosa che non riuscivate a far venire fuori dai vostri altri progetti?
Semplicemente volevamo fare qualcosa di diverso da quello che già facevamo, senza necessariamente sentire delle mancanze con gli altri progetti. È un po’ come quel proverbio da boomer in cui ognuno di noi ha due lupi dentro di sé: dentro ognuno di noi ci son diversi modi, progetti e persone con cui esprimerci.
Ricordo benissimo il lancio della vostra band e lo “smascheramento” che sarebbe dovuto avvenire in diretta sul canale Twitch di Cant, come vi è venuta quell’idea delle maschere da lottatori messicani?
È nato tutto per caso, ipotizzando le grafiche di quello che sarebbe stato il nostro primo EP Worst Weekend Ever. Disegnando sulle foto della photosession, per scherzo abbiamo disegnato maschere da lucha libre, e poi, guardando meglio, non ci è sembrata una brutta idea.
Possiamo collocare la nascita della vostra band intorno al periodo COVID. In che modo siete stati influenzati da quei terribili avvenimenti? Il vostro progetto è stato in qualche modo d’aiuto nel farvi superare quel momento?
Abbiamo scritto e provato parecchio quando si facevano ancora pochissimi live, ed è stato un modo per avere un obiettivo per quando sarebbero tornati i concerti. Sicuramente ci ha “distratti” un po’ da una situazione mentalmente stressante, ma con molta probabilità il progetto sarebbe nato e cresciuto allo stesso modo.
Avete all’attivo due EP usciti tra il 2022 e il 2023, siete soddisfatti delle due uscite in termini di come sono venuti i lavori e risposta del pubblico? C’è aria di primo full length all’orizzonte?
Siamo molto soddisfatti! Per entrambi gli EP non c’erano aspettative particolari, soprattutto legate al pubblico online (follower, streaming, ecc.) e a quello in presenza (live). Quasi da subito la risposta è stata importantissima, e ad oggi sembra non smettere. Per questo stiamo attualmente scrivendo quello che sarà il nostro primo full-lenght!
Alla produzione in studio avete sempre affiancato un’intensa attività live. Nel 2023 siete entrati in lineup al The Fest di Gainesville, Florida. Cosa potete raccontarci di quell’esperienza?
È stata un’esperienza importantissima, perché ci ha permesso di confrontarci con un mondo completamente diverso da quello europeo, ricevendo un grande riscontro proprio al The Fest. Abbiamo ricevuto complimenti da band che ascoltiamo e seguiamo da anni, oltre che da altre band provenienti da tutto il mondo, e questo ci ha dato la giusta grinta per portare il progetto ancora più in alto.
Dalla vostra terra arrivano alcune delle proposte più interessanti del panorama alternativo italiano. Potete dirci quali sono, a vostro parere, il miglior pregio e il peggior difetto della scena veneta?
Non possiamo non nominare Silver e Stegosauro: entrambe le band danno il 100% al proprio progetto, e i risultati si vedono. La famosa “attitudine” di cui tanti si riempiono la bocca, loro la vivono costantemente (insieme a moltissime altre band amiche in Veneto). Alcune band, invece, cercano di crearsi un personaggio come se stessero recitando, senza supportare i collettivi e le realtà del territorio. È una loro scelta e ognuno può fare ciò che vuole, ma crediamo fermamente che i risultati importanti si raggiungono solo con una certa attitudine.
Da ultimo, come consuetudine, vi lasciamo uno spazio completamente libero in cui potete dirci tutto (ma proprio TUTTO) quello che volete. Non abbiate paura di risultare scorretti o scomodi: questa è Irritate People e noi vi copriremo sempre le spalle!
Non sappiamo cos’altro dire ahah. Forse sembrerà banale, ma abbiamo tante cose che bollono in pentola per i prossimi anni: basterà seguire i soliti canali per capire a cosa stiamo lavorando! Bye!
Voglia di approfondire il mondo dei Jaguero? Questo è il link che fa al caso vostro: www.smarturl.com/JagueroNL
Grazie a Gab e ad Epidemic Records per il supporto 😉
Foto di Nicoletta Novara.