intervista ai The Ammonoids

intervista ai The Ammonoids

Dopo un’invereconda attesa biblica finalmente vi beccate la mia intervista ai golden boys del punk rock romano: The Ammonoids (Matteo voce e chitarra, Giacomo al basso, Lorenzo, batteria e Ivano, chitarra) per me sono la band definitiva; quella che, con un cantato iper pulito e coordinazione impeccabile, riesce a trascinarti in un mondo che spazia dal presente al cretacico superiore.

Oltretutto, post concerto, ti fanno comunque arrivare in tempo per una -sempre apprezzabile- cena a base di pizza. Su esplicita richiesta potremmo anche girare l’indirizzo del pizzettaro losco…basta un Dark ’n’ Stormy come compenso.

Oh, a fine intervista comunque di Claire ero quasi innamorata pure io…

Vi lascio alla conversazione con Matteo.

-Matte’, mi racconti un po’ come nascono i The Ammonoids? Avete altre realtá dietro, altre band.

I The Ammonoids nascono da un’idea del cazzo che mi venne nel 2012 o 2013, all’epoca avevo una band Thrash Metal, conobbi Giacomo (bassista) a geologia a La Sapienza, lui all’epoca aveva una band hard rock. Decidiamo di fare un progetto parallelo Punk Rock, così de botto. Il fato ha voluto che quasi contemporaneamente le nostre due band si sciolsero e quindi ci ritrovammo con l’idea di fare ‘sta band Punk Rock, che chiamammo The Ammonoids proprio perché in quel periodo stavamo studiando gli ammonoidi a lezione di paleontologia. Da lì che te lo dico a fare, membri cambiati, formazioni rimesse a nuovo. fino ad arrivare al 2019 in cui, finalmente abbiamo registrato e pubblicato il nostro primo EP, “Devonian” (recensione qui).

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– Il 15 novembre scorso avete pubblicato If a Comet Strikes the Earth , il vostro 7″ che contiene due tracce: Edward fucked It all up and put the head at the end of the tail e la title track di cui tutti abbiamo apprezzato, oltre al sound, un video iper curato. Ti va ti parlarmi della produzione di entrambi, disco e video?

Allora, inizialmente non doveva nemmeno uscire come canzone “If A Comet Strikes The Earth”. Era uscita “Claire” sul precedente EP “Kids Of The K-T Hole”. Volevamo valorizzarla di più facendo un video e ripubblicandola su vinile insieme ad un’inedita. Ad un certo punto abbiamo deciso di accantonare la cosa, visto che ormai “Claire” insieme all’EP era uscita da un anno e mezzo, quindi abbiamo deciso di utilizzare questa nuova canzone (If A Comet Strikes The Earth) alla quale stavamo lavorando da un po’ e che ci sembrava una degna sostituta.
Il video è stato girato ad Aprilia, in due giorni diversi. E’ stato divertente, ma anche abbastanza estenuante. Stare sdraiato sull’asfalto bollente per fare i finti cadaveri, suonare in mezzo a montarozzi di ghiaia… O qualsiasi cosa sia quella roba che si vede nel video. Insomma è stato un bel bucio di culo, ma ne è valsa la pena.

-Ma ‘sta passione per il cretacico superiore? Le ammoniti in realtà sono un esempio di sezione aurea, pensi siate riusciti a trasportarne l’idea di armonia nella vostra musica? Come si sviluppa il vostro processo creativo?

Fondamentalmente adesso il processo creativo funziona così: mi viene in mente un qualcosa che sto provando o che ho provato e cerco di trovargli una metafora che abbia a che fare con la paleontologia e rimango mesi bloccato a capire cosa devo fare. Però nel frattempo scelgo una musica, una melodia o un riff che gli si addice, che sia scritta da me o da un altro membro, presento l’idea agli altri, cominciamo a suonarla e poi rimane così per svariati altri mesi.

– Quale credi sia la naturale evoluzione del punk rock attuale? Mi spiego meglio: ci sono band che pensi siano giá oltre alle sonoritá vigenti ora? (A volte, forse perché sono una vecchiadimmerda, sembra tutto un po’ tutto una “copia di una copia”. Non te potevo chiede: “quali band NON te fanno cagá?”)

Non credo ci sia una naturale evoluzione del Punk Rock. Ha sempre fatto come gli pareva, adattandosi a generi che spaziano dal Metal al Reggae. Ci sono molte band che fanno un copiaincolla fatto benissimo. A me non interessa che una cosa sia originale, mi interessa che sia bella, potrei stare ad ascoltare alle nuove band che producono Heavy Metal tale e quale a quello degli anni ’80 all’infinito. Idem con il Punk. Se originale o no mi importa poco, quello che mi importa e se mi prende. In ogni caso, vuoi secondo me una band che al momento (già da un po’ direi) si stacca dai canoni classici del genere? Get Dead!

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-Parlando del vostro percorso, se dal punto di vista del songwriting vedo ció che è normale ovvero cantare quel che si prova al momento, per quanto riguarda lo stile a mio avviso stavate giá gettando le basi nel 2019 con una super traccia inserita nell’ Ep Devonian : Do you Remember. Dimmi tu.

Devonian è un EP che ancora adoriamo, parecchie delle canzoni sono fisse in scaletta. Purtroppo la produzione è quello che è, ma era il primo, che vuoi farci. Chissà che non verrà riregistrato magari un giorno… Il songwriting è molto più terra-terra rispetto al modo in cui scriviamo ora, ma molte delle canzoni sono state scritte da un me ventenne, quindi ci puà stare e un po’ lo adoriamo anche per questo. E’ una fotografia di quell’epoca. E abbiamo tanti bei ricordi legati al periodo di composizione e di registrazione di quel disco. Dici che in “Do You Remember” già si vedeva un cambio di direzione del songwriting? In realtà non ci abbiamo mai fatto caso.

– Come ti avevo giá detto la vostra traccia che preferisco in assoluto è Claire.
La seconda preferita? È tutto il vostro album
Survivors of the K-T Boundary del 2021. Che bomba. Ok, tornando al presente…domanda politica su cui puoi far partire un rant infinito, se vuoi: If a comet strikes the Earth pensi sia un po’ la metafora di sti tempi o solo nichilismo per cui -anche se dovesse succedere- “non mi vedrete piangere” perchè tanto siamo scemi e ci estingueremo prima in autonomia?

“If A Comet Strikes The Earth” nasce in realtà come una canzone romantica, indirizzata sempre alla protagonista di “Claire”. Tempo dopo, rileggendo il testo, ci ho trovato un altro significato nascosto, ovvero quello dell’accettazione e dell’impotenza di fronte ad un cambiamento più grande di noi, per il quale non possiamo fare niente. Ma visto quasi in una maniera malinconicamente positiva. La cometa si sta per schiantare, non puoi farci niente, e allora che fai? Siediti tranquillamente a vederla arrivare col sorriso.

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– Te sei -ormai- l’unico boss della Dinomite…racconta un po’, se ti va, eh! Passato, presente e anche progetti futuri, ambizioni. Quali idee vorresti portare avanti?

La Dinomite nasce nel 2021. Non avevo chissà che cose pianificate, come non le ho adesso. Sono stati co-prodotti un bel po’ di dischi ormai, ridendo e scherzando. Il primo fu “Survivors Of The K-T Boundary”. Anzi, possiamo dire che la Dinomite nasce praticamente come etichetta per produrre quel disco, poi ho cominciato a ricevere richieste da band esterne ed eccomi qui, con un botto di dischi nell’armadio e senza un euro. Ma dà soddisfazioni. Progetti futuri? Tenete d’occhio gli Idont.

-Avete mai pensato a un mini set in acustico?

Ho fatto una volta, in solitaria un set di 6 o 7 canzoni in acustico, al Sottoscala9 di Latina. Starei in fissa a farlo di nuovo? No. Ho odiato farlo? Nemmeno.

-Zona franca: dimmi tutto quello che vuoi! Matte’, tutto tutto. In modo urbano perchè altrimenti davvero poi suonate cor quasi.

Guarda, dirò solo una frase indirizzata a tutta la scena Punk, Hardcore e chi ne ha più ne metta: “Più persone, meno personaggi”

-Libro, film e disco preferito. Fai una cernita.

Libro preferito? Jurassic Park di Michael Crichton

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Film Preferito?
Jurassic Park di Steven Spielberg

Disco preferito? Non ne ho uno, te ne posso sparare un tot: “Defenders Of The Faith” dei Judas Priest, “Kerplunk!” dei Green Day, “So Long And Thanks For All The Shoes” dei NOFX, Reign In Blood” degli Slayer, “Anthem For A New Tomorrow” degli Screeching Weasel e poi boh… Un disco che ultimamente sto ascoltando un botto è l’omonimo degli Angel Witch

Ringrazio Matteo per il tempo che mi ha dedicato e vi invito a dare un ascolto a The Ammonoids qui.

Vixen

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