Punk Rock Raduno 8 (Day 3): Bull brigade, Raptorz, Squirtgun, Sack, Kingons, Lone Wolf, Tough

Punk Rock Raduno 8 (Day 3): Bull brigade, Raptorz, Squirtgun, Sack, Kingons, Lone Wolf, Tough

Il Sabato del Punk Rock Raduno prevede un menù fisso, un tavolo prenotato e gli stessi commensali: trattasi della consueta macchinata guidata dall’ eccezionalmente astemio RZR, e dai disturbatori Skalos, Sindaco e il sottoscritto.

Il tutto si consuma come un collaudato rito in cui una serie incalcolabile di birrette fresche, stavolta con tanto di contenitore frigor pieno di ghiaccio, accompagnano un viaggio che, in condizioni normali, durerebbe un’oretta, ma che puntualmente si trasforma in un’odissea.

Partenza, recupero del Sindaco, soliti improperi immotivati contro il guidatore per la posizione di guida, il tettuccio,il sedile stretto, la strada sbagliata…e chi più ne ha più ne metta…quasi 20 minuti dopo aver raccattato Skalos, ci troviamo esattamente al punto di partenza.

Un paio di soste per caffè, amaro, sigarette, bisogni fisiologici e arriviamo parcheggiando agevolmente grazie ad rapidissimo scatto di Skalos che si fionda a piedi nudi ad occupare un posto che solo lui sa come ha fatto a vedere da lontano.

Qualche altra birretta nel parcheggio a siamo tutti (tranne il nostro beneamato driver) decisamente su di giri….come da consueta prassi ci perderemo e ritroveremo decine di volte nei meandri più improbabili dell’Edonè.

Questa volta purtroppo mi perdo molte band, tra saluti e incontri vari, ma devo ammettere che il menù musicale odierno mi solletica molto meno il palato rispetto a quello del giorno precedente. Anche se avrò delle sorprese…

Parto con i Tough, ottima reunion per la formazione piacentina, per l’occasione in versione quartetto con il buon Stefan-Eno alla seconda chitarra. Classico Ramonescore velocissimo,con pezzi che molti, italiani e non, cantano a squarciagola sotto il palco. Set veloce e diretto, senza pause e con un gran tiro.

  • Tough: cotoletta e patatine. Sai cosa mangi e piace sempre a tutti, adulti e bambini.

Purtroppo mi perdo gran parte di Lone Wolf, ma quello che sento è un gran bel set, con i quattro olandesi in ottima forma. Il loro punk rock è decisamente particolare, con grande spazio al singalong e alle enormi schitarrate. In sostanza hanno un doppio frontman con Ox dedito a sobillare il pubblico e Merien che (in)canta tutti i pezzi. Molto fighi!

  • Lone Wolf: risottino agli asparagi. Scelta particolare per un giorno importante.

Mi ritrovo non so come sotto il palco grande quando salgono quattro samurai giapponesi…e benedico questa casualità!

I quattro nipponici si presentano con uno strano costume verde, a metà tra la divisa di un dignitario di corte del 1800 e la livrea di un cameriere del grand Hotel di Rimini. Hanno i volti truccati ed un improbabilissimo caschetto di capelli tirati dritti dritti. Sembrano dei marziani. E cazzo: lo sono!

Partono a razzo con un set bomba atomica. Letteralmente esplosivi!

Propongono un garage rock and roll velocissimissimo dove basso e batteria fanno tutto. La presenza scenica è devastante con mosse da manga, stage diving tra il pubblico continui, fughe in avanti, lancio di scalette ed oggetti vari. Sono indemoniati! Ad un certo punto si lanciano tra il pubblico con una scaletta, si spogliano e si rivestono con magliette del Raduno…un vero incendio!

  • KingOns: pomodorini ripieni di puro peperoncino Carolina Reaper. All’apparenza teneri e innocui, ma dentro palle di fuoco a 30.000 gradi (cit.)

Non si molla nulla con i Sack: in sostanza 2/4 dei Teenage Bottlerocket con Ray al basso e, soprattutto Kody, libero da impegni chitarristici, alla sola voce. Mentre Ray, sudatissimo nel suo chiodo nero, suona e coreggia mantenendo però le retrovie, Kody letteralmente si scatena. Punk rock drittissimo, poco spazio alla melodia e tiro spettacolare.

Sul palco si fa notare un roadie che si presenta come un turista tedesco sulla spiaggia di Bellaria. Pelle bianchissima, panza in bella vista e borsa frigor piena di Moretti ghiacciate che trangugia  in continuazione mentre sobilla il pubblico.

  • Sack: Pizza alla diavola. Più ne mangi, più brucia!

Tocca poi agli Squirtgun: dopo il set di cover di ieri, stavolta il quintetto americano si concentra sui propri storici pezzi. Proprio come ieri inizialmente il pubblico si presenta freddino, poi, complice un pezzo degli Wesael, si scalda. Pop Punk Lookout al 100% con belle melodie e assolini alla vecchia. Gran finale con Social che non può non far emozionare!

  • Squirtgun: pasta panna e salmone. Ricetta molto anni ’90, ma quando l’assaggi ne mangeresti a secchiate!

Personalmente le ultime band in cartellone non sono una priorità, anche se devo dire che trovo una piacevolissima sorpresa nello steet punk dei Raptorz che, sul rookie stage se la cavano decisamente bene.

Non amo i Bull Brigade, ma devo dire che il loro set è magistrale: coinvolge una quantità incredibile di gente e il singalong è totale. Li ascolto da lontano, scambiando gli ultimi saluti mentre ritrovo ad uno ad uno i compagni di viaggio…

Ritorno incredibilmente tranquillo….

Anche quest’anno l’abbiamo portata a casa! Grazie soprattutto al nostro driver RZR!

27tommy

 

 

 

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