No Trigger-Dr. Album-Red Scare Indistries

No Trigger-Dr. Album-Red Scare Indistries

Aria di novità in casa No Trigger.

I più boomer come me se li ricorderanno per la popolarità che si guadagnarono attorno al 2006 al seguito dell’esplosione di altre band del Massachusetts come gli A Wilhelm Scream. Ricordo che il loro album Canyoneer per me fu praticamente il disco dell’estate insieme a Misery Index dei Boysetsfire…ma questa è un’altra storia.

Perchè aria di novità? Diciamo che il primo ascolto del nuovo disco, intitolato Dr. Album, sicuramente spiazzerà un pochino i fan di più vecchia data. La band ci aveva abituato ad un bell’ hardcore melodico tirato ed anche a tratti tecnico abbinato ad un cantato melodioso ma grezzo ed incazzato allo stesso tempo, elementi che ritroviamo solo raramente nella nuova creatura nata, a detta della band, durante i mesi di reclusione obbligata.

Quello che possiamo apprezzare nel nuovo disco è un pop punk lievemente powerizzato con influenze che mi hanno ricordato perfino gli Zebrahead. Non che questo sia un male, chiarisco, solo semplicemente non me l’aspettavo; se i regaz puntavano sull’effetto sorpresa, missione  ampiamente compiuta!

Sulla riuscita dell’esperimento in tutta onestà non posso dire altro che se si apprezza il genere, il disco piacerà: è infatti pieno di ritornelli catchy, chitarrone pulite, fanno la loro comparsa dei synth (non ricordo di averli mai sentiti nei precedenti lavori). Le parti veloci e i tempi serrati rimangono legati a qualche passaggio legante, nulla di più. Perfino il cantato è talmente diverso da avermi fatto pensare ad un cambio di lineup (ammetto di essermeli un attimo persi da qualche anno).

Non mi hanno convinto i suoni (non l’hanno mai fatto nemmeno nei vecchi dischi a dire il vero), ma credo sia proprio il loro stile.

Devo ammettere che penso mi stuferò abbastanza in fretta di ascoltarlo nelle prossime settimane, ma nel complesso lo ritengo un buon disco che piacerà se si apprezza maggiormente un genere diverso da quello finora proposto dalla band. Mi viene da dire “il Machine Gun Kelly che vorrei…”.

Chiudo con una nota di merito riguardante l’attitudine della band, da sempre cazzona e spensierata, senza paura di essere demenziale e qualche volta al limite, in una parola: DIVERTENTE. Spero proprio che continuino così e che tanti altri prendano esempio, perchè essere in una band vuol dire prima di tutto questo. Semplice, ma non sempre chiaro.

Reeko

Tracklist

  1. Antifantasy
  2. Take Your Time
  3. Acid Lord
  4. Coffee from a Microwave
  5. Too High to Drive
  6. No Tattoos
  7. Brainwashed
  8. Water by the Beer Can
  9. Foggy Mountain Bus Stop
  10. Northern Corner
  11. Euro Coke
  12. Best Friend Stuff
  13. Totally Digital

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