Punkreas @ Villa Tittoni – Desio (MB)-
Non seguo i Punkreas con particolare attenzione (per la verità nemmeno con la minima attenzione, insomma: ad essere sincero non li seguo per nulla) da ormai molti anni. Ho perso il conto dei dischi che han fatto e di cui al massimo ho sentito un paio di pezzi, però quando i cinque di Parabiago sono a portata di mano è sempre bello andarseli a vedere e sentire.
Oggi suonano a Villa Tittoni, splendida location in quel di Desio, nel cuore della Brianza: villa ottocentesca credo del conte o duca o chiccazzoera questo signor Tittoni cui ironicamente Cippa dedica molte canzoni al grido di “viva il compagno Tittoni”. Si suona in un parco enorme davanti al portone (enorme) della villa e con statue neoclassiche a far da ali al gruppo….situazione surreale ma interessante per un concerto punk rock.
Il set dei Punkreas, dedicato ai trent’anni (e qualcosa) della band è diviso in due parti: il filo conduttore è dettato da audio di eventi storici: capodanno 2000, G8 di Genova e caduta del muro di Berlino. L’idea (che mi è piaciuta) è fatta per tenere insieme le tre decadi di presenza sulla scena della band.
Ovviamente la prima parte del set è quella che mi lascia più indifferente: conosco pochissimi pezzi (sosta e voglio armarmi) e mi piglio un paio di birrette gustandomi l’abilità del Paletta e la voce di Cippa da puro spettatore. Diciamo la verità, i cinque fanno sempre show di tutto rispetto: hanno rallentato il ritmo rispetto ad alcuni storici brani; hanno due fiati (sax e tromba) come presenza fissa e spesso le canzoni non sono prettamente punk ma un misto soft tra rock e ska, comunque orecchiabili…
Seguo distrattamente il concerto assieme al mio intruso preferito, l’orianese intruder, sorseggiando birrette e caffè corretto grappa da buoni vecchiacci quali siamo, fino a quando…si torna negli anni ’90. Dopo il ricordo del G8 e l’immancabile Canapa, Noise annuncia una pausa. Il gruppo esce a riprendere fiato e parte il sonoro di Fausto Biloslavo che annuncia la caduta del muro….TIC TOC TIC TOC ed ecco l’orologio, grande classico da Paranoia e potere: effetto amarcord assicurato, tanto che mi faccio prendere e scatto sotto il palco dove trovo…il vuoto!
Ecco qui una cosa strana: Villa Tittoni è molto distante dall’ essere piena, la gente è onestamente poca ma il concerto ha un pubblico mega trasversale, si va dagli over 40, magari con figliolanza a seguito e si arriva a 18-20enni. Onestamente non mi aspettavo di vedere ragazzi così giovani ad ascoltare i Punkreas. E devo dire che, ancora una volta a differenza di quello che pensavo, i ragazzini conoscono a memoria sia pezzi nuovi che quelli più old….ottimo! Si canta a squarciagola e i cinque di Parabiago ci sguazzano. Da vecchie volpi sanno tenere ottimamente il palco, sanno esattamente quando far scattare il singalong anche per coprire una certa sgolatezza del Paletta che appare in carenza di voce (ma non di presenza scenica!).
La pecca sta nel fatto che i giovinetti siano assolutamente incapaci di organizzare un pogo degno di questo nome, per cui davanti al palco curiosamente la situazione sarà tranquillissima fino agli ultimi pezzi, nonostante molti manifestino evidentemente voglia di scatenarsi, una sorta di stranissimo vorrei ma (non) posso, o meglio non riesco…bah!
Mi godo dunque da sotto il palco, senza molto sudare se non per l’afoso caldo agostano tutti in pista, vulcani, ultima notte, la fantastica Chiapas, la canzone del bosco, modello di vita, il vicino….canzoni che tutti cantano a squarciagola. Bella così!
Lo show sul palco è ovviamente ottimo, con Cippa e Noise che se la ridono alle spalle di Paletta e quest’ultimo che come al solito è un tarantolato. Addirittura invita un tizio a far baldoria con loro nel backstage, dopo il concerto, il tutto nel bel mezzo di una canzone mentre sta continuando a suonare e fare i cori: incredibile!
Lo show fuori palco è invece tenuto in piedi dal solito intruder orianese che decide non di salire sul palco, come spesso capita, ma direttamente su una delle due statue neoclassiche, piazzandosi in pole position per video sfuocati e foto che non vedremo mai. Ci rimane per qualche pezzo, finchè viene gentilmente allontanato da un uomo della sicurezza: per fortuna per il patrimonio artistico italiano!
Si chiude ovviamente con acà toro, occhi puntati e un ripetuto (e velocissimo) encore hard rock non prima che Gagno si lanci a velocità supersonica direttamente dalla batteria sul pubblico.
Direi ottima performance: Punkreas ancora una volta una certezza. Unico neo il volume davvero troppo basso ma credo che sia un imperativo per utilizzare un parco nel centro cittadino.
Si finisce molto presto: ottimo per in tanti che domani tornano a lavorare e per il Cippa che avrà più tempo per spaccarsi di birrette!
27tommy