Manges-Book of hate for good people-Striped , Hey Suburbia

Manges-Book of hate for good people-Striped , Hey Suburbia

Altro che Punk rock Addio (titolo dell’ultimo album dei Manges, recensito qui)!

A pochissima distanza (un paio d’anni, mai il tempo tra due lavori degli spezzini è stato più risicato) dall’ultimo full lenght i Manges tornano con un nuovo lavoro: Book of hate for Good People.

Un disco Manges, anzi, 100% Manges: talmente Manges da essere…. quasi sorprendente!

Cerco di spiegarmi meglio: i Manges sono in giro ormai da quasi 30 anni e non serve assolutamente spender parola per dire cosa sanno fare e come lo fanno. In realtà però, soprattutto su disco, i quattro da Las*Pezia ci hanno sempre abituato ad una sorpresa. Spesso era la produzione: nell’ultimo si erano affidati ai Giuda, non precisamente un gruppo punk rock, ricordo in precedenza molte polemiche per la produzione definita un po’ moscia (non a mio avviso) di Hervè Peawee su All is Well. Insomma scelte particolari, come particolari sono sempre state le cover inserite nei dischi. nell’ultimo Take it on the Chin, ma ricordiamo When heroes go down o I tried to die young: pezzi stravolti e rifatti alla Manges quando gli originali di punk rock non avevano nulla o quasi.

Bene qui i Manges cambiano le carte in tavola ….senza cambiare nulla!

Esattamente come da uno Zeman ti aspetti una partita all’attacco, da 4-3 finale; da un Guardiola che giochi col falso nueve o da un Nedo Sonetti una difesa alla morte, i Manges ci fanno trovare esattamente quello che ci aspettiamo; anche di più!

Innanzitutto la produzione è interamente a capo di Andrea Manges stesso, con mixaggio alla Blasting Room dei Teeenage Bottlerocket per un suono senza cazzi: zero palle e 100% punk rock; anche nella scelta della cover si va dritti, I’m not a Sissy dei Fleshtones, pezzo già sentito molte volte dal vivo.

Insomma i Manges se la giocano in casa, con le loro armi migliori: punk rock, zero fronzoli e via dritti alla meta!

Il risultato di queste scelte è un disco tirato e aggressivo, potente e veloce.

Si parte subito con una delle mie tracce preferite, Lucky Tiger, vero singolo mancato (come suggerisce Cant in una recente intervista in diretta proprio con Andrea) con quell’urlo iniziale: are you ready? che già ci fa sobbalzare sulla sedia. Canzone punk, aggressiva al 100% che dà benissimo l’idea cosa ci aspetta.

Si continua con Back to Bangkok, pezzone 100% Manges che tornano nella Jungla soli contro tutti. Anche l’immaginario dei quattro, che sempre ci aveva abituati a crescere e popolarsi di nuove figure e personaggi qui sembra tornare all’essenziale delle vecchie figure chiave per gli spezzini…back to Bankgkok appunto!

Si rallenta il ritmo per Chicken Park, citazione di un imbarazzante filmaccio dove Jerry Calà cercava di parodizzare Jurassic Park usando allevamenti di galline giganti. Hanclapping e parte parlata finale.

Si passa a Cyrus, mitologico capo/santone/aggregatore di gang nel filmone i Guerrieri della notte. Bellissimo pezzo 100% Manges, con ritornello ripetuto allo sfinimento.

Jesus is my homeboy è il pezzo meno punk rock del disco, ritmo ossessivo e basso in prima linea.

Altro pezzo fantastico è High on Stress, sembra di tornare ai tempi di Blame game: punk rock con assolino perfetto, cori e tiro. Che dire?

In too Many Freaks Andrea lascia il microfono al bassista Mass, (novità assoluta!) che rende la canzone molto cupa e incazzosa, stemperata dal pop punk del ritornello.

Dopo bad surfari e hate parade, pezzi a mio avviso meno riusciti del disco, si arriva al pop punk melodicissimo di the Girl with 2 brains: pezzone che potrebbe stare su qualsiasi disco dei Queers.

La cover dei Flashtones (già citata e già ampliamente sentita live) I’m not a Sissy è senza alcun dubbio un capolavoro! Punk rock tirato e potente: una sberla in faccia, o meglio un vetro spaccato sulla testa!

Si chiude con un’altra perla 100% Manges, red flag, anche qui il sapore è di un ritorno al passato, ai tempi dello split coi Queers.

Insomma. Bentornati a Bangkok ragazzi: preparate i coltelli, qui si gioca duro!

27tommy

Tracklist:

1.
Lucky Tiger 02:24
2.
Back To Bangkok 02:06
3.
Chicken Park 02:58
4.
I Shot Cyrus 02:00
5.
Jesus Is My Homeboy 02:54
6.
High On Stress 02:38
7.
Too Many Freaks 01:59
8.
Bad Surfari Bad Trip 01:51
9.
The Hate Parade 02:13
10.
The Girl With Two Brains 02:02
11.
I’m Not A Sissy 02:21
12.
Red Flags 02:58

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