Pessimi Elementi @ Sede del Rugby Sondrio (SO)
Ritorno in macchina. Siamo in quattro: uno parla di tette grosse, uno di spiriti a forma di fiammella che provengono dal cielo, l’altro sclera con suo padre al telefono e l’ultimo ascolta gli Screeching Weasel. Voci e discorsi sovrapposti. Non uno in linea con l’altro. Grida e imprecazioni scomposte. Un gruppo di pazzi. Oppure un gran bel pomeriggio. Oppure tutti e due!
Mettiamo il solito ordine ai confusissimi pensieri. Gli amici Pessimi Elementi, punkrock dalla Valtellina, suonano nella sede del Rugby del Sondrio, in quello che dovrebbe essere una specie di “terzo tempo”.
Ovviamente la mente deviata del sottoscritto, ringalluzzita dalle recenti trasferte organizzate in maniera decorosa, credendosi ormai l’erede naturale di Alpitour viaggi, organizza una trasfertona.
Chi non ama la Valtellina? Io si. Vino buono, panorami fantastici, ottimo cibo, bella gente, vino buono…ho già detto che il vino è buono?
E allora, partenza con gli ormai consueti RZR, Sindaco di Oriano e MetalRave. Visita in cantina vinicola con degustazione e poi concerto. Programmone!
La prima vera sorpresa è proprio la visita nella piccolissima cantina del signor Bruno. Ragazzi: semplicemente il numero uno! Produttore a kilometro meno di zero (le vigne sono sopra casa), passione che trasuda da ogni centellinata parola e un nettare di qualità incredibile ad un prezzo che dire onesto è dire poco. Una Sassella che rende gloria al Signore ad ogni sorso. Merita ogni elogio e ci ficco pure il sito internet per fargli pubblicità. Grandissimo Bruno!
http://www.cantinaleusciatti.it/
Palesemente inebriati dall’ottima degustazione ci rechiamo alla seconda tappa del nostro itinerario: concerto dei Pessimi.
E qui una seconda sorpresa. La location. La sede del Rugby Sondrio è un gioiello di architettura. Una sala gigantesca costruita tutta di legno, con perline e travi a vista e un’enorme vetrata da cui si può vedere la partita comodamente seduti, roba che lo Sky-Box di San Siro al confronto è un garage!
Peccato solo che la partita non si sia giocata: mi Spiegano che il Sondrio è primo in classifica con molti punti di vantaggio e la squadra avversaria, che veniva da fuori (ma nessuno ha saputo dirmi da dove, solo un generico “lontano”) non si è presentata. Peccato!
L’annullamento della partita fa slittare il concerto di un’oretta circa (non chiedetemene il motivo…). Questo indubbiamente fa mettere a proprio agio tutti i sopravvenuti che ci danno dentro con le numerose spine di birra presenti nel locale. Ovviamente noi quattro forestieri ci adeguiamo di buon grado alle tradizioni locali trangugiando una buona quantità di birrette tra un saluto e l’altro.
Inizia finalmente un concerto molto poco sobrio. Insomma da un quartetto di Valtellinesi che hanno dischi autoprodrotti dalla fantomatica BEVI records e che suonano nella sede della squadra di rugby locale non ci si aspettava proprio un simposio sulle regole del Galateo. Ed eccoci dunque serviti.
I Pessimi partono a pallettone con pezzi alternati di tutti i loro lavori da mi son sbronzato per te a la mia generazione, bipolari ,fatti spingere giù, Anfetamina e punk rock, (la mia preferita in assoluto)…
Una cosa è da dire sui Pessimi Elementi: i ragazzi sono davvero un bel gruppo. Pio suona il basso alla grande, con un’incredibile nonchalance tira fuori dei giri inaspettati; Lore è un batterista della Madonna, pesta come un toro per tutto il set; Aaron alla voce e chitarra è una sicurezza, l’anima gentile e in levare del quartetto; e Bobby, vero alterego montanaro di Lars Frederiksen dà quell’alternanza alla voce e quel tocco street–punk che è un plus incredibile.
Ovviamente quello che ho detto è tutta teoria perchè i quattro sono visibilmente “allegri” fin dal primo pezzo. Si presentano con varie parrucche (e il batterista Lore con una tuta di acetato degna di una versione mega gay di una pubblicità anni ’90 e che incredibilmente riesce a tenere per tutto il concerto).

Ovviamente questo è il bello dei Pessimi. Quello che promettono lo mantengono. Un gran bel concerto punk estremo e maleducato. Rozzo e sentito. Forte, deciso e vero. Come la loro terra. Come una bottiglia di Sassella del Bruno.
Manco a dirlo in poco tempo si arriva allo sbrago. Complici le sempre più numerose birrette i quattro si lanciano in un set infinito che comprende cover I nuovi Angeli (Singapore), Nofx (una versione imbarazzante di Stinkin in my eye), Umberto Tozzi, Fichissimi (mega apprezzata) e del classicissimo inno Madonnina dai Riccioli d’oro sulla quale finalmente il nostro Sindaco di Oriano trova modo di salire a cantare assieme ad un paio di ubriachissimi montanari di mezz’età.
Già. Il pubblico: devo dire che la grandezza della sala non rende giustizia al concerto. Avrebbe meritato un’atmosfera più intima ma ancora più caotica. C’era molta gente ma pochi si approcciavano al palco. Nota di merito alle tre punk girls del luogo che invece si lanciano scatenate e prese benissimo facendo partire numerosi poghi assieme ad un gruppetto di ragazzi sempre local.
Ovviamente il sindaco di Oriano è sempre in prima fila e voglioso di far balotta; decide di ingaggiare una comica gag col povero Aaron continuando a rubargli la birra che ha sul palco. Metal Rave come al solito è attento a non perdersi ogni suono (e ogni tipa…), mentre RZR inanella un’incredibile serie di birre al bancone, scostandosi ogni tanto, lanciato nel casino dagli altri.
Si chiude un’infinito set con la classicissima Valtellina rock and roll.
Tempo per un’incredibile bicchiere (si, bicchiere) di carbonara (si, carbonara servita in un bicchiere da birra media) e si riparte verso la Brianza.
Discorsi sconnessi, pioggia, galleria e la consapevolezza che ancora e sempre di più amiamo la Valtellina.
Polenta e pizzoccheri nella mia mente ballano/è un Valtellina rock and roll!
27tommy
Qualche brutta foto del pomeriggio



