Siamo andati al Disgraziati Birthday Party, compleanno di Simona Disgrace e Andrea Botti, una bella festicciole in quel di Carugate con i concerti di Libidine, Slang Poor Kids e Bad Frog.
La serata ha assolutamente atteso le aspettative e anche di più! Ecco alcuni pensieri a caldo per darvi un po’ l’idea di quello che è stato ieri sera!

• Non ero mai stato all’Arci Area: bellissimo posto! Gestito da Gallo dei Boogie Spiders, ha le dimensioni perfette per raggiungere la giusta dose di delirio che un concerto come quello di stasera esige.
• Prima volta che vedo i Libidine dal vivo. Che gli vuoi dire: da buoni romagnoli hanno mostrato come si fa balotta. Secondo me hanno tutte le carte in regola per ambire a diventare i nuovi Bad Frog! Le canzoni le hanno, la pacca pure: avanti così!
• Si vede che gli Slang Poor Kids hanno macinato date, da band emergente sono entrati a pieno titolo tra le band, sì giovani, ma ormai affermate nella scena italiana. E questo si vede anche dalla loro presenza sul palco.
• “Voglio una vita come Jerry Calà” is the new “Voglio una vita spericolata”
• Momento esilarante quando Simona, totalmente afona, viene chiamata sul palco dai Bad Frog per un discorso. Lei suggerisce cosa dire all’orecchio di Paolino e lui, come in una scena di qualsivoglia commedia di medio-basso livello, riporta tutt’altro messaggio. Nel frattempo Ugge traduce il tutto in un inglese stentato per nessun motivo particolare.
• Big up per il “roadie” dei Libidine, super carico sempre davanti o sul palco e pure bassista occasionale per lasciar libero Jack di muoversi di più durante le ultime canzoni.
• Il nuovo batterista degli Slang Poor Kids spacca.
• Alla fine del concerto dei Bad Frog, nessuno voleva finire e dopo un paio di pezzi, tra cui “Tempesta di nduja” (Poli dei Libidine la esigeva a tutti i costi) e un vecchio pezzo che non ricordo, Paolino si impunta a voler fare “La battaglia di Magenta”. Il problema è che nessuno della band sappia di cosa si stia parlando. Mentre tutti pensano che la scena stia sconfinando nel cringe più assoluto, Paolino continua imperterrito nella sua missione. Premo abbandona la nave, Ugge e Berte stanno al gioco improvvisando quattro accordi sconclusionati e dopo un 5 minuti di prove in diretta, riescono a fare una versione punk della Battaglia di Magenta tra gli sguardi attoniti del pubblico e risate generali. Da affinare per il concerto con i Nofx.

Frankie