School Drugs – Funeral Arrangements (Indecision Records, 2025)
Gli School Drugs, band del New Jersey, giunge al secondo full length uscito il 24 ottobre per la Indecision Records, etichetta che ultimamente sta facendo uscire cose gustose.
Già con il precedente Modern Medicine, la formazione mi aveva colpito per la sua furia hardcore di chiara matrice eighties.
In questo Funeral Arrangements, oltre ai pezzi sparati a mille a cui i nostri ci avevano già abituato, ci sono diversi episodi in cui sono preponderanti atmosfere funebri e cupe.
Non per niente il tema principale del disco è senza dubbio la morte.
Tutti i pezzi del disco erano già stati pubblicati in una serie di 4 ep usciti nei mesi precedenti e riproposti qui in ordine di uscita e rispettando la track listing degli ep.
Dead Vine apre le danze dettando subito il mood del disco. Con un testo che affronta la caducità della vita, la band si scatena in un tornado hardcore con venature malinconiche e in qualche modo epiche. Il finale della canzone ricorda molto Stickin in my eyes dei Nofx, con tanto di coretto.
Can’t Slow Down alza i bpm e svela il lato più incontrollabile degli SD.
Il disco andrà avanti così, tra una sfuriata da 1 minuto e poco più a pezzi più cadenzati e lugubri, talvolta alternando le due parti anche all’interno dei brani stessi come ad esempio in Broken.
Dei brani per cui è necessaria una menzione particolare cito Epicedium, pezzo strumentale posto a metà della tracklist con chiara funzione di interludio, e Work Forever, per l’uso smodato di tastiere a mo’ di organo che creano una coltre lugubre soprattutto alla fine del pezzo.
Funeral Arrangements, la title track che chiude il disco, è una sorta di punk rock suite di più di 5 minuti che mette insieme diverse cose: inizia con un hammond che in pochi secondi si trasforma in una specie di clavicembalo che introduce le atmosfere oscure che abbiamo già visto portandole all’estremo; si passa poi a una parte in maggiore che mi ha ricordato addirittura qualcosa dei Beatles; una parte centrale che rappresenta la parte più brutale di tutto l’album e un finale che ricorda una marcia funebre.
Interessanti sperimentazioni, quindi, che elevano la proposta da semplici sberle in faccia a qualcosa di più evoluto e complesso da scoprire in tutte le sue sfaccettature.
Frankie
Ascolta qui: Bandcamp
Track Listing:
1. Dead Vine
2. Can’t Slow Down
3. Plastic Promise
4. No Taste
5. Broken
6. Cold Hearted
7. Epicedium
8. Haunted
9. Work Forever
10. With Sympathy
11. Feel Like Shit
12. Funeral Arrangements