Punk Rock Under the Stars: Bad Frog + Twister + The Cheapheads + Bravo+ Idont + I Germi @ Casilino (Roma)

Punk Rock Under the Stars: Bad Frog + Twister + The Cheapheads + Bravo+ Idont + I Germi @ Casilino (Roma)

Ho sempre la solita voglia di vivere di un bradipo sotto anestesia totale, ma ci sono cose per cui mi risveglio dal torpore e alzo il culo.

Vabbè, pure vero che se i Twister si tirano insieme e me li perdo, non solo poi devo indossare il cilicio per sei mesi; ma proprio mi appare il Tommy in stile Mufasa che minaccia di crocifiggermi in sala mensa.

Arrivo al Casilino Sky Park che, fino al crepuscolo è un rooftop bello e molto scenografico, ma una volta calata la notte tieni la guardia alta per la concreta possibilità di asportazione coatta del rene destro. Oh, se non ci pensa il maranza di turno, il rene lo doni al bar per la modica cifra di 6 euro a IPA.

Per entrare affronto un triage che nemmeno al pronto soccorso del Pertini tra fai tessera inquadrando QR code rompicazzo-paga specificando che sei lí per i live e non per vedere ‘a Magggica- in ultimo fatte mette’ sto braccialetto indistruttibile che pare il cartellino all’orecchio delle mucche della Valtellina. Nel mentre, oltre le transenne avvisto il Tommi millepiumato from Verona: ci salutiamo a distanza con lo stesso pathos di quando si diceva addio a un parente in partenza per le miniere del Belgio.

Finalmente riesco ad accedere e le prime persone in cui mi imbatto sono i Bad Frog…la Lombardia mi calamita a sè anche nella mia città. Quattro chiacchiere di recap poi riparto per nuovi lidi spiaggiandomi su Ivano che questa sera è in veste di batterista dei Twister e già sale un moderato hype….moderato perché sono ancora molto sobria.

A wild Matteo from Ammonoids appears e da lí in poi le mie terga si parcheggeranno sulla sedia accanto alla sua presso il banco merch della Dinomite, alzandomi solo per birra e band. Ah, sí , anche un paio di puntate al cesso che forse è da rivedere visto che sono piú accoglienti le fratte in Edonè.

Iniziano i Germi e onestamente sono una di quelle band che non sai bene dove iniziano e dove finiscono. Sicuramente la loro storia, partita in pandemia, vedendo molteplici variazioni nella lineup fa sentire il proprio peso. La matrice rimane un punk rock migliorabile. In definitiva hanno ampio margine di crescita, gli basta solo un boost di autostima e maggior coordinazione.

Bravo from Latina: Bravi so’ bravi, belli so’ belli e il temporaneo cambio bassista (Polska out, Giacomo in) non fa rimpiangere nulla. Hanno delle tracce che spaccano il culoShe’s Gone, Guru Meditation e l’iconica Where did you Go, su tutte- con quel mix fra punk e indie elegante, tutto fatto davvero bene. I Bravo sono un vero caleidoscopio di quanto hanno suonato, ascoltato ed elaborato negli anni e ti trascinano nel loro processo creativo. Non li sentivo live dalla data al 30formiche in cui purtroppo ero arrivata con qualche minuto di ritardo e loro avevano già iniziato. Tengo a ricordare che in quell’occasione la colpa era di Tommi per avermi convinta a recuperare le camisete dimenticate in hotel.

I Twister hanno avuto un pochino di caos nel trovare un incontro con la questione fonico, però non deludono mai. Devo dire che è stato bello sentire due band -Twister e Bravo- che avevo già visto insieme in un altro contesto e continuo a dire che oh, rega’, per me i Twister possono suonare ovunque: secret show, lo scantinato, il salotto de mi’ zia, alla fermata Giulio Agricola della metro A, sul marciapiede davanti casa di Matteo stile serenata napoletana…insomma, basta che me lo dicono e arrivo a fare la fangirl. Marco continua ad assestarsi come persona più adorabile del cosmo conosciuto.

The Cheapheads. Band del Teschio -e un po’ “padrone di casa” per aver approntato i live della serata con Rotten inc. – propongono il loro hc che è un po’ California un po’ diretta e spiccia romanitá (non so nemmeno se ‘sta parola esista, ma ok). Non per tutti, ma che je voi di’? Stanno sulle barricate del fare, dire e cantare la cosa giusta già da tempo e per me questo basta. In una parola? Coerenti.

Idont. Oh, ma che cari gli Idont, alfieri di una freschezza trascinante che mescola con sapienza punk rock, grunge e quello che sta nel mezzo mantenendo un timbro iper riconoscibile: li ascolti una volta e la successiva già li identifichi. Personalità a palate. Questa sera era un po’ la loro sera per la presentazione del nuovo disco dal titolo meraviglioso: Halfway to Nowhere. I ragazzi hanno dato tutto. Alla prossima? Ovvio! Teneteli d’occhio!

Bad Frog. Praticamente ormai vedo più loro che mia mamma il che non è proprio un male perché sono sempre fedeli a se stessi e, diciamocelo, da gente che ha aperto per i NOFX ormai ti aspetteresti pure un po’ di spocchia invece loro son rimasti sempre come li vedi sotto e sopra il palco: iper alla mano. Uguali a quando erano la prima band del pomeriggio al sesto punk rock raduno e sottopalco eravamo forse 44gatti, ma con le bolle di sapone. Il set è incentrato su tracce storiche (Milano Spacca, Ivana e Bomber del bancone) e nuove (Pasta vongole e bottarga, Piango solo se mi vesto a cipolla). Queste ultime, anche dal vivo, lasciano l’idea che siano state ben studiate e confezionate ed è davvero sempre bello vedere una band presentare ogni volta la miglior veste di se stessa. Pane e salame gourmet.

La serata ovviamente si è conclusa dal pizzettaro losco con annessa bag di dolcetti. Dai, possiamo pure essere disdicevoli punk rocker, ma le Goleador rimangono le madeleine definitive: la ricreazione delle elementari in quel di Centocelle.

La bonus track questa volta non implica il contest portato avanti con Andrea sul “più figo del punk rock attuale” -in cui penso che il mio candidato abbia ormai vinto a tavolino- ma una micro recensione dell’ultimo punk rock raduno, elargita dal Berte, riguardo le band che ho sottoposto al suo insindacabile, pragmatico e sintetico giudizio. Come ovvio ho pianto quando mi ha confermato che le Gambe di Burro sono stati i migliori: ero a Bg quasi solo per loro. Rosicata abissale averli persi.

Ah, le fotine sono state tutte elargite dal Paolino e dal Tommi (vi invito a dare un’occhiata al suo nuovo progetto Scuderie Ducali Records)!

Vixen

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