Punk Rock Raduno @ Edonè Bergamo (Venerdì)

Punk Rock Raduno @ Edonè Bergamo (Venerdì)

Quando è uscito il programma del Raduno di quest’anno la data segnata in rosso sul calendario era una: il Venerdì. Oggi lineup della Madonna: Kepi, Copyrights e Danny Vapid.

Arrivo (stranamente) in tempo per la prima band: i Werecats. Ed ecco la prima sorpresa di giornata! I/le ragazzi/e mi piacciono un sacco! Formazione a quattro davvero stravagante: abbiamo due coloratissime e istrioniche ragazze a basso e chitarra che si alternano alle voci, un batterista tipico inglese pallido come un bianco d’uovo, che mentre suona mantiene un aplomb total British e poi all’altra chitarra il mitico Sebby Zatopek con la sua tipica coloratissima camicia. Ne vien fuori quella che sembra un’accozzaglia che in realtà si assembla benissimo: carica totale e ottimi pezzi. Grandi le mosse della bassista, davvero una forza della natura. Werecats sicuramente promossi!

Poi salgono sul palco i torinesi Ponches per il concerto che chiuderà la loro carriera. Un vero peccato perchè i quattro fanno un punk-rock veloce e senza fronzoli e lo fanno davvero bene. Sono sempre stati un gruppo solido e il pubblico (giustamente) li premia con un gran singalong sotto il palco. Menzione speciale per le cazzate da ultimo concerto (“scusate sono le prime prove”), la scaletta che ad un certo punto va in vacca e la posizione del batterista (che canta anche un pezzo) girato di 3/4 rispetto al pubblico.

Il ritmo delle band è serratissimo tanto che faccio appena in tempo a prendere una pizza e, sul palco grande, sale Kepi Ghoulie. Onestamente era da un pò di tempo che il folletto californiano non si faceva vedere in giro: c’era stato un tempo, una decina d’anni fa, dove Kepi appariva come spalla, in acustico e con varie band, a quasi tutti i concerti pop-punk. Era da qualche anno che non lo vedevo…

Ma Kepi deve aver fatto il classico patto col diavolo: è sempre uguale: ma quanti cazzo di anni ha? La carica è incredibile! Pesca come backline i Copyrights (mica male…) a cui si aggiunge ad un certo punto Sebby Zatopek…

Qui apro una parentesi su Sebby: ma come cazzo si fa a non volergli bene: a parte le coloratissime camicie (per lo meno discutibili) è sempre presente a tutti i giorni di ogni Raduno col sorriso stampato sulla faccia, pronto a suonare a qualunque ora: davvero un grandissimo!

Ma torniamo a Kepi: scatenatissimo sul palco su cui si dimena come un pazzo sparando fuori i suoi classiconi Tunnel of love, Do the bat, la mia preferita in assoluto Beast with 5 heads, Vampire girl facendo ballare e cantare tutto il pubblico. L’impressione è che andrebbe avanti per 10 ore filate… grande!

Poi, ancora rapiddissimo cambio palco, ed ecco i Copyrights. Ragazzi: se il livello della serata era alto, qui siamo in Champions League. I quattro di Carbondale sono un gruppo davvero della Madonna. Cosa dire: un punk rock a metà tra SW, Bottlerocket e Direct hit!, uno stile tutto loro, dritti come razzi, cori e potenza. Pubblico davvero rapito!

Io sono affezzionato in a particolare a Make sound ed ecco Kids of the black hole, Knee deep, la fantastica Planet heart in 1994, ma davvero un sacco di hit: Modern chemistry, Passports, You and I, Blues… insomma una scaletta da pelle d’oca!

Prova da 10 e lode con su tutti il mitico Brett Hunter alla voce, una forza della natura e Luke McNeil alla batteria: pesta come un toro che quasi spezza il supporto che rialza lo strumento.

Potremmo andare a casa e saremmo sicuramente tutti col sorriso sulla faccia: invece manca ancora un piccolo particolare, uno sconosciuto di nome Danny Vapid… e set solo Riverdales.

Solo due parole: pelle d’oca! Che cazzo puoi dire di un set con buttate lì pietre miliari come Judy go home (Judy go home! Potremmo chiudere il Raduno adesso e nessuno avrebbe nulla da dire), Plan 13, Time cheaser, Crash of the moons, Heart out of seasons, Back to you… cosa dire? Muoio. Non smetto di ballare, saltare: pubblico impazzito, canta e poga (finalmente!), su Riverdale stomp non posso trattenermi da fare stage-diving… e poi? beh: sale sul palco Mass Manges e chiede se ne vogliamo ancora: si scusa quasi per la domanda… ma è ovvio: la metà della gente al Raduno ha tatuato un 27 su una qualsiasi parte del corpo, l’altra metà l’ha tatuata nel cuore (cit.) ma è ovvio che si potrebbe star qui fino al 2100 (cit.)… e allora Party tonight e una fantastica Guestlist. Perdonato Danny, perdonato per il pacco dello scorso anno. Grazie!!!

Cosa dire: una giornata veramente fantastica caratterizzata da una lineup incredibile che ha alzato il livello ad ogni cambio palco. Tutte band valide… e come finale una ciliegina sulla torta. Per esser davvero sincero i vincitori sono sicuramente i Copyrights: un gruppo che veramente spacca il culo, potente e freschissimo (anche se non sono giro da due giorni…) Vapid suona molto appoggiato: ma ragazzi E’ DANNY VAPID ma checcazzo.

Grazie Franz, grazie Andrea e gli altri: in quattro anni Dr Frank, CJ, Jughead e Vapid… ma che cazzo volere di più!

27tommy

NB grande Attilio Lombardo: sempre sotto il palco quando il gioco si fa duro!

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