Belvedere -Hindsight is the Sixth Sense -Thousand Islands Records, LockJaw Records

Belvedere -Hindsight is the Sixth Sense -Thousand Islands Records, LockJaw Records

E’ appena uscito il nuovo attesissimo album dei Belvedere: hardcore melodico dal Canada

Con una formazione tutta nuova i Belvedere tornano a farsi sentire con un nuovo album a distanza di cinque anni dal precedente “Revenge of the Fifth”. Dico “tutta nuova”, ma in realtà il batterista Casey è al suo secondo disco con la band, mentre dal resto del roster è sparita tutta quella che si può considerare la brigata originale e la cui mancanza, senza dubbio, si sente in questo ultimo lavoro.

Purtroppo, come per tutte le band che subiscono dei cambiamenti così radicali nella line up, la sensazione che si ha nell’ascoltare questo disco la prima volta è quella di non trovarsi di fronte al lavoro della band che si conosce e che ci si aspetta, ragion per cui credo che molti dei fan più hardcore rimarranno, se non altro al primo ascolto, delusi.

A tutto ciò si aggiunge il fatto che la band canadese ha già deliziato il mondo con quello che probabilmente rimane il fiore all’occhiello della propria discografia: purtroppo capolavori del calibro di Fast Forward Eats the Tape rappresentano spesso una lama a doppio taglio perché da una parte stupiscono, fanno innamorare e generano idoli, ma dall’altra tendono a creare aspettative altissime per il futuro che difficilmente si riescono a soddisfare causando la frustrazione dei più.

Tutto perduto dunque? Non direi.

Hindsight is the Sixth Sense è un disco che si apprezza soltanto se si riesce a resettare completamente il cervello ed a porsi nell’ottica di ascoltare un album per quello che è: sensazioni e suoni. Come se fosse la prima volta. E lo dico, non solo per i vecchi fan dei Belvedere, ma anche per le “nuove” leve che hanno imparato ad amare i This is a Standoff; certo, perché anche chi si aspetta più This is a Standoff non troverà quello che cerca. Questa creatura è un’altra cosa…

Si parte a tuono con Happily Never After, dove in tre minuti secchi la band ci fa stare addirittura due soli tiratissimi (mai sentito un pezzo punkrock con DUE soli), per proseguire con Elephant March, brano assolutamente fuori dagli schemi per il suo riff davvero eclettico. Più avanti troviamo Good Grief Retreat, che penso sia il pezzo dell’album che preferisco e che bilancia maggiormente le “influenze” Belvedere e TIAS, passando per altre bombette come Camera Obscura, che mi pare di capire sia uno dei più apprezzati dagli ascoltatori, e pezzi più lineari come Memento Mori.

I toni non si smorzano per un secondo in questo disco: è tutto molto tirato e non ci si crede quasi che quando si arriva in fondo le tracce siano addirittura tredici.

Merito delle melodie che restano in testa, ma anche della assolutamente impeccabile qualità dell’esecuzione. Senza troppi fronzoli, i componenti della band sono tutti dei manici della Madonna e penso che a livello di tecnica e fantasia questo disco possa far entrare in crisi anche i metallari più conservatori (pernacchie ai Dream Theater).

La produzione, ad opera di Steve e Casey, è di altissimo livello e c’è da andarne veramente fieri, mentre i suoni possono non piacere solo per una questione di gusti: è davvero tutto al posto giusto.

Scommessa vinta anche per artwork e hardcopy. Così come accade per la musica, anche le eccessive colorazioni dei vinili e la grafica quasi fuori luogo possono fuorviare ed inizialmente non piacere, ma dopo mille occhiate farete anche voi come me: comprerete ed apprezzerete. Se non ne avete abbastanza poi c’è un ricco parco merch collegato a questa uscita dove trovano spazio anche calzini, caffè e birra!

Al netto di quelle che possono essere le aspettative che uno ha, come dicevo all’inizio, credo ci si possa ritenere più che soddisfatti di questo lavoro, che di certo permetterà alla band di raccogliere, ma mai tanto quanto meriterebbe, come è sempre stato.

La band è alla ricerca di un nuovo cuore, che di certo impareremo ad amare anche se non sarà Belvedere né This is a Standoff: sarà solo meravigliosamente diverso.

 

Reeko

 

 

Tracklist:

01 – Happily Never After

02 – Elephant March

03 – The Ides

04 – Camera Obscura

05 – Retina

06 – Chromatic

07 – Good Grief Retreat

08 – Comrade (ft. Roger Lima)

09 – 2 Fast 2 Furious

10 – Memento Mori (ft. Dylan Toews)

11 – Automate (ft. Rody Walker)

12 – Heartbreaker

13 – Piece in our Time

2 pensieri riguardo “Belvedere -Hindsight is the Sixth Sense -Thousand Islands Records, LockJaw Records

  1. Bel disco, lo ascolto e riascolto da giorni e continua a piacermi sempre di più!
    A mio avviso sarà una delle migliori uscite del 2021

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