
Impossibili-tra sogno e realtà
Chi ha la sventura di seguire un minimo questo blog sa benissimo quanto amiamo e idolatriamo gli Impossibili: vera band di culto per noi ragazzacci. Non a caso ne abbiamo raccontato decine di concerti e li abbiamo fortemente voluti come headliner al festival da noi organizzato.
Gran cappello per dire che ho sempre considerato gli Impossibili i Queers italiani e che onestamente avevo zero aspettative per questo loro ritorno. Dopo i primi due incredibili album (soprattutto quel capolavoro di Impossimania) bisogna onestamente dire che i successivi, a parte sporadici pezzi, non si siano stagliati nell’olimpo del punk italiano…non a caso i loro live si sono sempre incentrati sui primi due lavori, con pochissimi pezzi degli altri.
Ed ecco che invece Araya e soci tirano fuori un album ottimo, quasi sorprendente, che colpisce dritto dritto al cuore noi vecchi punk rocker!
Diciamocelo chiaro il segreto di pulcinella sta nella registrazione e nel mixaggio: Toxic Basement Studio+Mass Giorgini= una bomba!!!
Araya dà le chiavi in mano a due sicurezze assolute e quello che esce sono…gli Screeching Weasel di Bark like a dog! Sì il suono è esattamente quello e la combo Carlo Altobelli+Mass tira fuori sonorità incredibili che ci riportano negli anni ’90 pur risultando fresche e attuali. Gran lavoro.
Che dire di più? Mi affido alle parole dell’amico El Chorizo.
Giudicare un disco degli Impossibili è un impresa quantomai ardua. Generalmente i motivi per cui per qualcuno (tipo i sottoscritti) questo è un gruppo “di culto” sono gli stessi per cui per i sani di mente sono un gruppo di merda.
Fatta questa premessa si può solo procedere con un CELO/MANCA di quello che mi aspetto da un disco di Araya &co.
– Melodie super catchy che ti si stampano nel cervello CELO
– Testi in rima baciata che sai come vanno a finire prima ancora di averli ascoltati CELO
– Drammi adolescenziali CELO
– Laboratori, androidi e mostri MANCA
– Pezzo harcore ingiustificatamente tirato rispetto al resto del disco CELO
– Humor nero di bassa lega MANCA
– Congiuntivi sbagliati CELO
– Citazioni di altri gruppi al limite del plagio CELO
– Pezzi da cantare a squarciagola con l’indice puntato al cielo in mezzo al pogo CELO
– Copertina di dubbio gusto CELO
Con un sorprendente 8 su 10 disco promosso a pieni voti, degna di nota la presenza di diversi pezzi che possono regalare emozioni dal vivo.
Ei pezzi?
Hikikomori, dialogo botta e risposta sul dramma dei ragazzi che rimangono rinchiusi in casa ha nel finale quell’incalzante ritmo di Cadena Perpetua dei Punkreas; Sogno io è handcuffed to you degli Screeching Weasel: riascoltatevi il finale e capirete! In finalmente sei arrivata abbiamo quell’assolino degno del miglior Jughead e quel ritornello ripetuto all’infinito: altro marchio di fabbrica degli Impossibili, tirare allo sfinimento il finale (si arriva a 5 minuti e mezzo!!!) ricamando un intreccio di seconde e terze voci sul ritonello che diventa un chiodo che ti si inficca in testa e non te lo fa più uscire! Robe da matti per qualsiasi band, normalissima per Araya e soci.
Non guardarti indietro è un ritorno allo stile dei Queers; il ritornello di fino all’alba con te è da manuale di una ballad punk rock; premio di miglior strofa a Ossessione con Non so dove mi nasconderò/Sei pazza sei da TSO/o forse pazzo sono io/non riesco ancora a dirti addio: Impossibili al 100%
Chiudono il disco due nuove versioni, molto fedeli alle originali delle già note Risento la tua lagna in busta chiusa e sul sedile con te.
Bella Araya: non vediamo l’ora di un bel VERO realase show, magari al Birrificio Railroad a Seregno!
El Chorizo e 27tommy
Tracklist:
1. Hikikomori
2:35
2. Sogno io
3:54
3. Divinità
0:29
4. Finalmente sei arrivata
5:08
5. Un like ancora
3:04
6. Non guardarti indietro
1:47
7. Fino all’alba con te
3:38
8. Mi sveglierò
1:22
9. Ossessione
2:38
10. Reunion
2:08
11. La cascina 480
3:36
12. Risento la tua lagna in busta (chiusa)
2:41
13. Sul sedile con te
1:54