Non live Report [parte 3]Low-L Fest 2022 19 Giugno @Guardamiglio (LO)

Non live Report [parte 3]Low-L Fest 2022 19 Giugno @Guardamiglio (LO)

Terza e ultima puntata (qui e qui le altre) del nostro insider Reeko in quel di Guardamiglio

Che serata regaz. É successo di tutto.

Gente che ha perso le scarpe, che ormai si esprime a gesti per afonia violenta. Gente semplicemente distrutta fisicamente.

Resto seduto in macchina un po’ prima di mettere in moto e tornare a casa.

Ce ne sono di ambienti intimi come l’abitacolo di un’automobile?

Per me è come sentirsi a casa, ci ho sempre fatto delle gran pensate in macchina. Scritto canzoni, discorsi, avuto l’ispirazione per articoli, recensioni, fotografie, mi sono preparato per colloqui di lavoro…è il mio spazio libero ed è esattamente il posto in cui ho bisogno di restare per ripigliarmi un po’ in questo momento.

È ancora un po’ presto per realizzare tutto, ma in questo limbo riesco già a gustare un po’ di soddisfazione.

Continuo il mio viaggio mentale a motore avviato, qualche ora di sonno me la voglio fare anche se domani la giornata dovrebbe essere più tranquilla.

Via!

Giorno 3

Pensavo di dormire molto meno, ma nonostante questo vorrei ancora amputarmi i piedi.

Una doccia rapida mi rilassa un po’ i muscoli; poca roba ma oggi devo farcela con questa energia.

Lo spirito, al contrario, potrebbe far piangere Stallone come un poppante al tavolo di braccio di ferro in Over the Top.

Mi sento da Dio.

Credo di essere nel mood giusto per portare a casa la pellaccia anche oggi, che comunque è il giorno easy.

Oggi non ci sarà da fare a pugni sotto il palco, non ci saranno troppe teste calde da tenere buone nel backstage. Il giorno tre di Low-L fest è quello riflessivo, maturo. La giornata più fricchettona del festival, e se vogliamo quella davvero più alternativa.

Anche l’arrivo al campo oggi mi fa trovare un ambiente più rilassato. C’è sempre gente che si sbatte a far di tutto, ma in qualche modo percepisco un’atmosfera più distesa.

E poi il fonico da palco oggi lo fa Carlazza!!! (Carletto Cremascoli degli Hiss From the Moat, Obscure Country Studio, mio guitar tech di fiducia e amico di vecchia data). Cazzo, bomba!

La mattinata la passo tutta sul palco, dove decidiamo che è meglio spostare tutto ciò che servirà per far suonare le band sul fondo per lasciare spazio alla roba personale dei Tre Allegri, che faranno il check per primi ed avranno bisogno del massimo spazio possibile per allestire il loro stage, rendendo poi più semplice il cambio palco.

Detto fatto, ormai sul palco mi muovo come l’uomo ragno tra il Chrysler Building e l’Empire.

-Reeko vieni un attimo a darmi una mano…

Non ti puoi sottrarre alla chiamata del Pres.

Gli do una mano a trasportare un gazebo in zona parcheggio, perchè è lì che i writer hanno già iniziato a liberare la loro creatività.

I regaz hanno a disposizione un muro bello grande, ma stanno sotto un sole veramente stronzo e un po’ d’ombra e dell’acqua fresca sono cose veramente orgasmiche in una situazione del genere.

-Com’è? Vi piace come sta venendo ragazzi?

-…No.. rispondo per prendere questo regaz un po’ per il culo

-Veramente?? No ma guarda che ve lo cambio! Non c’è problema!!

Io e Claudio scoppiamo a ridere e tranquillizziamo il povero writer: in realtà stanno facendo veramente una cosa figa. Mi piace pensare che diventerà negli anni un motivo d’orgoglio per le generazioni a venire per via di quello che rappresenta.

È quasi ora di pranzo ed ho anche una discreta fame, ma rimando di un pelo la ginnastica da tavola per l’arrivo della squadra Tre Allegri/Corveleno sul posto.

Il ragazzo che guida il furgone è mega amichevole e dopo alcuni convenevoli, accetta di buon grado la nostra offerta d’aiuto per scaricare tutto.

Saliamo sul palco.

-Oh! C’è già della roba sul palco-

-Si, l’abbiamo spostata sul fondo per lasciarvi tutto lo spazio-

-Eeh ragazzi…purtroppo dovremo spostarla perchè a noi serve TUTTO il palco..-

Questo non era previsto, ma in effetti ce lo si poteva anche aspettare. Dopotutto si tratta dell’evento più “mainstream” del weekend e se non fanno le cose in grande loro…

Beh, per ora poco male: tiriamo giù tutto dal palco e posizioniamo solo la roba dei Tre Allegri dove la vogliono. Il bello arriverà stasera, quando la stessa operazione dovrà essere fatta nel tempo ragionevole di un cambio palco dignitoso. Ci sarà da ridere.

Meno male che era il giorno easy questo.

Una volta sistemato tutto inizia subito il check e io me ne vado a mangiare un boccone, altrimenti collasso.

Al mio ritorno il check è ancora in atto. Caspita!

Il resto dell’area è già abbastanza in ordine, quindi rimango dietro al bancone con la prima media della giornata ad aspettare che le altre band arrivino per accoglierle, cosa che accade di li a poco.

Inizio a fare il mio lavoro e piazzo le prime band nel backstage, poi mi dirigo verso la zona privata degli headliner dove ho deciso di spostare la zona Nintendo.

La decisione è scattata dal fatto che nella giornata di ieri la gasa per questa cosa è stata un po’ al di sotto delle aspettative, quindi ho spostato tutto nella zona più privata del backstage dove ho pensato che almeno gli headliner tra di loro avrebbero avuto forse meno remore a sbilanciarsi in una partita a qualcuno dei giochi disponibili.

In effetti è così, perché appena entro nel camerino becco Grandi Numeri dei Cor Veleno che, notando l’installazione, mi chiede:

-Ma c’è anche StarFox?? Ero molto forte a quel gioco!-

-Certo, c’è anche StarFox 2 che è inedito. Mai uscito prima.-

Lo lascio in camerino immerso nelle guerre spaziali.

Il check dei tre allegri è finalmente finito, e noto che si è creato un piccolo gruppetto di gente, soprattutto volontari del festival, in zona bancone. Sono curioso ed ho un po’ di tempo: vado a ficcare il naso. Il batterista dei TARM sta tenendo banco di brutto tra racconti, teorie, idee e siparietti vari. Sembra una puntata di papà castoro versione alternative…siamo tutti immersi nel suo mondo e si ride come dei matti. Si sta creando un ambiente familiare anche oggi.

Tra una cosa e l’altra mi accorgo che sto finendo i kit pass/consumazioni per le band e questo mi fa rendere improvvisamente conto che sta pian piano finendo tutto…

Ho una breve stretta allo stomaco quando consegno a Miglio gli ultimi gettoni…

Cheriach Re aprirà per l’ultima volta le danze: una tipetta piena di risorse, la si vedrà anche sul palco grande insieme ai Labradors più tardi.

Nel frattempo suggerisco agli Ho Fame di iniziare a prepararsi per il main stage, così da rispettare la sempre stretta scaletta. I regaz sono super alla mano e stringo subito amicizia, soprattutto con Marco, il bassista. Scopro anche che abitiamo a uno sputo e non lo sapevo!

Tocca di nuovo all’acoustic stage, dove sarà Marta a continuare lo spettacolo. La becco poco dopo allo stand di Radio Sant’Angelo, che intervista tutti gli artisti, dove ho il piacere di scoprire che abbiamo una passione in comune: LA SPAL (LOLLLLL).

Sul main stage salgono i Six Impossible Things, coadiuvati dal buon Luca Mazza che dietro le quinte si sta dando da fare. Riesco a seguirli per un po’; mi hanno sempre incuriosito come formazione. È bestiale vedere come funziona bene un duo dal vivo…non dev’essere un cazzo facile, ma i regaz sanno proprio il fatto loro.

A metà set però devo concedermi un momento per un boccone…perchè non so se avrò un’altra occasione.

La palla rimbalza di nuovo all’acoustic stage, dove è il turno di Miglio. Fronte palco è presente anche la simpaticissima bimba che stava insieme a lei appena arrivata. Povera ciccia…era un pochino vergognosa e ho tentato di scioglierla offrendole un ghiacciolo. Al momento non mi pareva di esserci molto riuscito, ma ora sembra molto più rilassata!

Vado a radunare i Labradors per l’esibizione sul main stage e una volta avviato il live mi coordino un momento con Davide e i ragazzi del service per le prossime cruciali mosse:

  • Trovami altre tre persone per il cambio palco dei Tre Allegri…ci sarà da ridere…

Ok, a questo punto ho qualche preoccupazione perchè il mio braccio destro James al momento non è presente per un impegno personale e tutti gli altri regaz sono stra impegnati: proprio un giorno easy!

Non avendo riscontri da James chiedo a Ema Mazzi se può darci un’aiuto per il cambio palco. È dei nostri, anche se lo vedo provato.

Dopo i Labradors sull’acoustic suonerà Caso, che a detta del Berte è uno dei migliori cantautori italiani in circolazione. Oggi lo accompagna Franz Barcella in persona.

Mi spiace molto non riuscire a seguirlo, ma appena i Labradors staccano dobbiamo fare la magia di svuotare completamente il palco e riallestirlo da zero per l’esibizione dei TARM.

Arriva anche James appena in tempo! A questo punto congedo Ema, che trovo mezzo collassato su una sedia. Mi alza un pollice e cogliendo un paio di segnali da questa immagine, capisco che non è in grado di alzarsi: pensate a quanto può essersi sbattuto in questa ultima settimana.

E nonostante tutto non si è tirato indietro nemmeno di fronte al cambio palco del secolo. Eroe!

È il momento: tutto giù dal palco e tutto riallestito in quelli che mi sembrano pochi minuti. Funziona tutto, ce l’abbiamo fatta.

Mi sono giocato le ultime gocce di adrenalina, perché appena sono certo che tutto sia in ordine ho un calo fisiologico e crollo anche io sulla prima sedia libera, immediatamente immortalato da Paolino Bad Frog.

Il set dei Tre Allegri/CorVeleno è uno spettacolo super particolare: due band apparentemente così diverse mettono insieme un qualcosa che alla fine ti dimentichi che sono state due realtà diverse.

Lo spettacolo si articola in tre momenti differenti: una prima parte di prevalenza TARM, una seconda di maggiore incidenza dei CorVeleno ed una finale completamente ibrida. Ovviamente tutto il gruppone fa la propria parte in ogni atto dello show.

La gente è super presa bene, e proprio di fronte al palco noto Laura del merch completamente in lacrime mentre i CorVeleno vomitano rime a non finire.

Mi confessa poi che nella sua vita ha addirittura adottato Squarta come metro di paragone in base al quale scegliere i propri partner! PAZZESCOoOoOoOo!

Fatta anche questa, ma come al solito la festa non è finita: il buon Marsala, che ho scoperto essere il ragazzo di una mia cara amica, avrà il compito di accompagnare quella che per noi del dietro le quinte è forse la parte più emotiva dell’intero festival.

È complicato spiegare quello che è successo qui in questi tre giorni.

Potrei soffermarmi su mille aspetti, dal più profondo al più superficiale, ma sarebbe comunque molto riduttivo perché sarebbe solo il mio punto di vista, mentre il Low-L Fest è fatto di tutti i cuori che di lì sono passati, ognuno con le sue esperienze e le sue storie da raccontare.

Ve le lascio rivivere, nella speranza di essere riuscito a farvele ritrovare con queste poche pagine e se non siete potuti a passare, beh spero di essere riuscito a trasmettervi qualcosa.

Appuntamento al prossimo anno, perché state certi che non è finita qui.

Eroe della giornata: Luca, batterista Tre Allegri. Io non ho mai visto una persona così piena di vita, giuro. Puoi anche non essere sempre d’accordo con quello che dice, ma alla fine del discorso ti viene voglia di abbracciarlo e stai tranquillo che lui ricambierà sinceramente.

Reeko

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