I Like Allie-Rare Instances Of Independent Thinking-No Reason Records, Paper+Plastick, Engineer Records, Soreness Records
A volte capita di scoprire e conoscere un artista mentre sei in giro per concerti e scatta quella scintilla che ti fa pensare “davvero figo, i pezzi mi piacciono, voglio seguirli”.
Alcuni anni e varie uscite discografiche dopo, eccomi con il nuovo ‘Rare Instances Of Independent Thinking’ degli I Like Allie in cuffia, pieno di aspettative e pronto a sventolare striscioni immaginari di supporto al cielo … sì perché, diciamocelo, loro sono una di quelle band che se si fossero formate qualche migliaio di chilometri più a ovest dello stivale, oggi sarebbero su qualche copertina di riviste del settore.
Renato, voce/chitarra e songwriting, dopo alcuni anni in veste solista e decisamente più intimista, dal 2014 è riuscito a rendere anche in elettrico le proprie emozioni e il pathos interiore che ne ha sempre caratterizzato la stesura dei pezzi; la band è composta da Fra (basso e backing vocals), Luca (chitarra solista) e Gio (batteria), tecnicamente impeccabili e perfettamente funzionali al tiro e al dilatarsi della canzone che stanno suonando, arricchendola con l’intervento dei rispettivi strumenti.
Se il precedente EP ‘The Wounds You Leave’ risultava estremamente melodico e di (relativamente) facile presa sull’ascoltatore fin dalle prime note, con questo primo full-lenght ci troviamo con l’asticella spostata più in su, sia dal punto di vista dell’arrangiamento (curatissimo, pressoché impeccabile, prendo come esempio ‘Clichès Of Love Stories’ che è forse la mia preferita) che da quello della forma canzone: ‘Opening Number’ che sfocia in ‘Your Superpowers Are Stupid’ è un esempio di questa ricercatezza e del non andare mai a percorrere la strada più scontata.
La parola chiave è ‘mentalità’: se non conoscessi questi ragazzi e non sapessi da dove provengono, questo disco potrebbe essere benissimo stato scritto e registrato da una band di Chicago, c’è ampio respiro nelle pieghe dei suoni delle chitarre, la sezione ritmica è sempre essenziale nel sostenere i pezzi con perizia, i testi ma soprattutto il cantato di Renato hanno parole e pronuncia come ogni persona non anglofona dovrebbe imparare a fare (… soprattutto nel punk italiano con il cantato in inglese … ).
Da segnalare la presenza di Laura Stevenson nella title-track, che è la traccia conclusiva.
Insomma, l’unione delle forze tra Paper+Plastick e Engineer Records (UK), la General Soreness Records e la “nostra” NoReason Records per la pubblicazione e la promozione di questo disco non è casuale, i ragazzi se lo meritano e dopo averlo ascoltato più volte giungo alla mia conclusione: gli I Like Allie oggi sono senza dubbio una tra le band di spicco dell’emo-punk in italia.
Un’altra nota a loro favore è la personalità del sound che ne rivela le influenze senza cadere in una eccessiva derivatività, altra cosa dove spesso band bravissime vanno a parare o a rimaneggiarsi.
Fateli vostri, l’album è stato pubblicato in vinile in edizione limitata (con un artwork pazzesco, tra l’altro) e a breve potrete vederli in azione sui palchi di mezza italia: perderseli sarebbe un pessimo errore di valutazione.
Koppo
TRACKLIST:
- Opening Number
- Your Superpowers Are Stupid
- How Weak I Can Be
- Go Out There, Get Superpowers And Live Your Dreams
- A Reaction Paper On Salt
- Clichès Of Love Stories
- Charlie Brown Should Stop Believing
- The Chaser
- Rare Instances Of Independent Thinking