Cattiva madre – Start up

Cattiva madre – Start up

I Cattiva Madre sono quattro ragazzi di Torino (Gabriele alla voce, Dusko chitarra, Gianluca al basso e Camillo alla batteria), devo dire che mi sono piaciuti ancor prima di averli ascoltati per via della loro mail di presentazione ricca di gentile garbo tutto piemontese. In questo mondo di gente che pretende sempre, loro mi hanno trasmesso un genuino interesse nei confronti del parere altrui, tratto molto raro e apprezzabile.

Ora però passo alle considerazioni sul loro Ep: “Start up”.
Io mi rendo conto di essere un po’ di parte perchè il loro aver giocato la carta “operazione nostalgia” su di me ha perfettamente funzionato, infatti fanno un onestissimo punk che non sfigurerebbe al CBGB, ma che ha anche quel profumo di Fat Wreck per cui noi nati a metà degli anni ’80 e cresciuti con le sonorità dei primi anni 2000 andiamo matti.
L’unica critica che posso fare è essere un po’ troppo pop.
I ragazzi secondo me non sono al loro pieno potenziale e potrebbero osare di più uscendo dal giardino sonoro in cui si sono chiusi.
“Start up”, la title track, è la canzone che li rappresenta meglio, fonde infatti una buona struttura del suono e una ottima scrittura.
In generale le sei tracce hanno qualità da vendere e una registrazione (Made in Cerchio Perfetto di Tino Paratore) a cui si deve fare onorata menzione, così come ai due testi “Bella compagnia” e “Alle otto” della bravissima Giada.
In sostanza siamo di fronte a un disco apprezzabile sia per fattura che per innata eleganza –wow, che bassista!– ma al quale servirebbe un po’ più di aggressività per far esplodere ciò che, per ora, si percepisce solo in sottofondo.
Essendo io la romanaccia di Irritate People il mio ultimo, definitivo commento per questa band è: daje tutta!

Tracklist:

1. Alle otto

2. Voglio andare in disco

3. Spasmo neurale

4. Quando guardo fuori

5. Bella compagnia

6. Start up

Vixen

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