Gorilla Biscuits + Terror + Pest Control + Toxic Youth + The Frog @ Circolo Magnolia | 26/06/25

Gorilla Biscuits + Terror + Pest Control + Toxic Youth + The Frog @ Circolo Magnolia | 26/06/25

Il concerto perfetto non esist…

Ci sono band che sono leggenda.
Ci sono band che non sbagliano un colpo.
Ci sono band che dal vivo sono sinonimo di garanzia.
Una di queste band è senza dubbio i Gorilla Biscuits.

Quando poi a questa band ci aggiungi dei supporter di livello, una location di tutto rispetto, un clima ideale (inteso sia come meteo sia come “vibes”) si sfiora veramente la perfezione!

Ma andiamo con ordine.

Vidi i Gorilla Biscuits per la prima volta nel 2016 proprio al Circolo Magnolia (allora c’erano di spalla i compianti Slander) e fu una serata catartica, una botta che mi è rimasta scolpita nella memoria. Quando vidi l’annuncio del concerto di giovedì l’idea di replicare quella fantastica serata di 9 anni fa mi ha fatto impazzire. Ma non sapevo che sarebbe stato a

nche meglio! Questa volta ad accompagnare la band di New York ci sono i Terror, formazione sicuramente nella mia top 5 delle band hardcore di sempre, che tra l’altro avevo perso nel loro ultimo concerto, sempre al Magnolia, l’agosto scorso. Ma non è finita qua: prima di loro Pest Control, band inglese thrashcore veramente forte e i nostrani Toxic Youth e The Frog.

Prima di passare al report dei concerti concedetemi un plauso all’organizzazione dell’evento a cura di Hellfire Bookings di Matt Cabani.

I concerti si sono svolti sul palco piccolo e così doveva essere. Qualcuno vedendo la location si è chiesto come mai le band non avessero suonato sul palco grosso. La risposta è molto semplice e quasi scontata: i concerti hardcore DEVONO svolgersi su un palco piccolo! Ci deve essere il contatto, la vicinanza, l’unione! Gira voce che, a fronte del sold out, sia stato proposto ai GB di suonare sul palco grande ma che questi ultimi, scoprendo che non si sarebbero potute togliere le barriere, si siano rifiutati. L’esperienza di un vero concerto hardcore non può essere barattata con la vendita di più biglietti, perché fa parte dell’essenza stessa dell’hardcore e non può essere diluita in alcun modo.

Oltre alla questione palco, il Magnolia offre prezzi decenti delle birre (5/6€) ma soprattutto acqua gratis attraverso un erogatore con acqua naturale e frizzante. Io che per questioni mediche in questo periodo ho bisogno di bere tanta acqua ho apprezzato veramente tanto questa cosa!

In un periodo storico in cui impazzano le polemiche sulla pessima gestione dei concerti, questa mi sembra un’ottima risposta!

Infine ciliegina sulla torta è stato il meteo: caldo ma non afoso, con una serata abbastanza fresca che ha reso il tutto veramente piacevole.

Iniziamo con le band!
Purtroppo mi perdo i The Frog. Il duo veneto sta suonando veramente dappertutto ma nonostante questo non sono ancora riuscito a vederli dal vivo. Sono sicuro che ci sarà presto un’altra occasione.

I Toxic Youth salgono sul palco con un Magnolia non ancora pieno (sono le 19:55) ma comunque popolato. La band milanese, oltre allo storico repertorio, propone i nuovi pezzi contenuti nell’ultimo lavoro in studio Still Hungry, uscito da poco su Time To Kill Records.
I TY mettono in scena il solito show coinvolgente grazie a una band solida e al frontman Ale che, se vocalmente non mi ha mai fatto impazzire, ha sicuramente la capacità di tener alto il livello di partecipazione del pubblico.
La mezz’ora a disposizione vola e ci prepariamo al piatto forte della serata.

Pest Control: la band in UK è una realtà ben affermata, ricordo infatti molte magliette sfoggiate all’Outbreak dell’anno scorso. La discografia per ora piuttosto esigua permette comunque di esprimere un giudizio molto positivo su ciò che stanno facendo i cinque di Leeds. Il loro stile è un thrashcore affilato, veloce e caciarone che si può rendere bene con l’espressione: “Slayer sotto acidi”.
Questa è la loro prima data in Italia ma il pubblico sembra abbastanza preparato e li accoglie molto calorosamente con un mosh non diffuso ma convinto.
Lo shredding dei due chitarristi non lascia indifferenti ma l’attenzione di tutti è senza dubbio rivolta alla cantante Leah che alla sua bassa statura contrappone un urlato deciso e violento che conquista i cuori di tutti gli hardcore kids presenti.
Nel tempo a disposizione ci deliziano con una decina di pezzi piuttosto simili tra loro ma nonostante questo è quasi impossibile annoiarsi!
Sicuramente in quest’occasione i Pest Control si sono fatti un bel po’ di fan in più, tutti meritati!

I Terror passano spesso nel nostro paese, direi in media una volta ogni due anni, ma ogni volta il loro show è un delirio!
Con pezzi diventati classici dell’hardcore come Spit My Rage, Overcome o Stick Tight, fino ai pezzi più nuovi come The 25th Hour o Pain Into Power, il concerto non ha momenti di stanca grazie a una band che non molla mai e a un pubblico che gli va dietro alla grande. Il frontman Scott Vogel più che un vocalist è una guida spirituale dell’hardcore, un personaggio che incarna l’essenza stessa dell’hardcore e la riversa tutta sul pubblico con la sua energia e le sue tipiche frasi motivazionali.
This is not our show, this is your show and you invited us” ed è proprio così: il pubblico ci si mette d’impegno per tenere acceso il pit per tutti i 45 minuti del set (tempistiche da headliner per
gli standard della band), concludendo come da tradizione con l’inno Keepers Of The Faith.
Grazie ragazzi e alla prossima, sperando che come sempre sia molto presto!

9 anni. Sono passati 9 anni da quella data e in certo senso sono contento che sia trascorso così tanto tempo perché la lunga attesa ha reso il concerto di questa sera ancora più memorabile!
I Gorilla Biscuits riescono a farmi percepire quel timore reverenziale che si ha nei confronti dei grandi ma allo tempo è come rivedere dei vecchi amici.
Solita intro di tromba che introduce New Directions e si parte. Con una discografia fatta solo di un disco e un ep la band non può permettersi grosse sorprese per quanto riguarda la scaletta: sai già che le faranno tutte e va bene così! La macchina è ben oliata e ripropone sempre lo stesso show ma ogni volta con rinnovata carica e inarrestabile passione e dedizione.
L’apice si raggiunge quando viene suonata la cover di Minor Threat dell’omonima band: due leggende che si incontrano in un punto di sintesi della definizione di hardcore.
Oltre a questa suonano altre due cover: As One dei Warzone e Can’t Wait One Minute More dei CIV, oltre ovviamente alla classica Sitting Round At Home dei Buzzcocks.
Civ alla fine dice: “abbiamo ancora una canzone” e, dato il dissenso del pubblico, risponde candidamente: “abbiamo un solo disco, cosa volete che vi dica…” 🤷🏻‍♂️
Ma contro ogni aspettativa sfoderano Breaking Free per poi concludere con Start Today.

Forse il concerto perfetto non esiste ma chi c’era stasera si porterà dietro i ricordi per un bel pezzo.

Frankie

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