Label Epoque: Lostdog Records
Per la nostra rubrica di interviste a Label punk rock torniamo in Romagna per sentire i ragazzi di Lostdog Records: idee chiare e punk rock nel cuore!
– Raccontaci un pò chi siete e come è nata l’idea di creare un’etichetta
Siamo Lostdog, etichetta DIY nata a Forlì il giorno dei morti del 2016.
L’idea alla base del progetto è stata la volontà di aiutare nel nostro piccolo quelle band che nonostante il duro lavoro spesso non trovavano modo di “uscire”; nel tempo questa idea e sicuramente cresciuta dandoci modo di collaborare con altre etichette e band già avviate, senza però abbandonare mai la nostra idea di origine. Pur restando ad oggi una piccola realtà, in 4 anni Lostdog ha prodotto o coprodotto 20 uscire e organizzato decine di piccoli concerti, oltre al dare vita a un suo personale Fest annuale.
– Che legame avete con la scena della vostra zona?
Lostdog nasce nella grigia Forlì. Purtroppo definire “la scena”, locale o non locale, come un ambiente sano e di collaborazione è utopico. La realtà è che buona parte delle persone anche in questo ambiente fa quello che fa solo per appagare un proprio immotivato ego, questo rende il tutto spesso piuttosto squallido.
Nel nostro cerchiamo comunque di coinvolgere sempre band, etichette, distribuzioni, ecc… nelle nostre attività. A volte le cose vanno bene e ci permettono di fare qualcosa di buono insieme ad ottime persone, altrettanto spesso no.
– Quale band siete più fieri di aver prodotto?
Nelle 20 uscite a cui abbiamo preso parte sono diversi i nomi di cui andare fieri, potremmo facilmente menzionare ottime band come Trifle o Lame Shot, ma la realtà è che ce ne sarebbero sicuramente tante altre. Negli ultimi mesi abbiamo avuto il piacere di collaborare Drive Me Dead e Toxcow, i primi locali, i secondi francesi, entrambe ottime band con cui siamo fieri di aver collaborato.
– Quale band sognate di produrre?
Ce ne sarebbero troppe da elencare e allo stesso tempo nessuna in particolare.
– Come scegliete le band a produrre: scegliete band che già conoscete, amici oppure gruppi che si propongono?
Valutiamo sempre le richieste che ci arrivano e allo stesso tempo non ci facciamo problemi nel contattare una band con cui ci piacerebbe collaborare, che si tratti di amici o no. La componente fondamentale è sicuramente il progetto musicale unito alle persone che ne fanno parte.
Per quanto riguarda le nostre passate uscite non neghiamo di aver avuto qualche ripensamento nel tempo. Sicuramente con un po’ di esperienza stiamo aggiustando il tiro.
– Visto che i dischi non si vendono più ha ancora senso avere un’etichetta discografica nel 2020? Chi ve lo fa fare?
Se si analizzano i guadagni non ha alcun senso, nonostante ciò riuscendo a vendere un po’ di dischi, organizzando qualche buon concerto e affacciandosi alla distribuzione digitale si riesce a sopravvivere. Questo è sufficiente se al centro del tutto metti il progetto e le band con cui collabori piuttosto che il portafoglio.
– Consigliateci qualche band (magari nuova)
Potremmo consigliarvi le nostre ultime 4 uscite:
1. Toxcow dalla Francia con “The art of deception”, un disco skatepunk melodico davvero forte.
2. Drive me Dead con il self titled EP, punk n’roll veloce con sonorità horror.
3. Shut up! Twist again!: ancora una band francese, il disco si chiama “Slurring the rhythms”, molto bello, coproduzione di tante etichette tra cui ricordiamo gli amici di Flamingo Records e la fondamentale Guerilla Asso.
4. Hurricane Season e Chris Magerl and the Burning Flags, SPLIT in 7″ uscito in coproduzione con Sbam!, tra sonorità punk rock e folk.
Grazie agli amici di Lostdog, seguiteli sulle loro pagine