Discomostro – Mostropatia (Professional Punkers)

Discomostro – Mostropatia (Professional Punkers)

Dopo ‘Mostrofonia’ e ‘Mostroscopia’, ecco chiudersi la trilogia “mostruosa” dei ragazzi guidati da Carlame, con ‘Mostropatia’, uscito all’inizio di gennaio per Professional Punkers.
L’album è stato registrato, mixato e masterizzato al Toxic Basement Studio, come i precedenti capitoli, ma devo dire che le aspettative verso i Discomostro con quest’ultimo disco sono state non solo confermate, ma addirittura sono andate oltre.

La prima cosa che balza all’orecchio dell’ascoltatore è il muro sonoro innalzato da Morla, Andy e Manuel (chitarra, basso e batteria): la sezione ritmica della band è migliorata ulteriormente e la “pacca” che esce dalle casse è sicuramente quanto di meglio possa offrire l’hardcore punk italico, oggi.
Su un intreccio di chitarrone, bassi distorti q.b. e batteria che gira perfetta (senza essere troppo lineare o ripetitiva), si stagliano le liriche di Carlo che diventano la classica ciliegina sulla torta; “senti come suona”, riprendendo una frase di ‘Temporale’, mi sembra quanto mai azzeccata per rendere l’idea.

‘Mostropatia’ si snoda attraverso 10 pezzi dove soltanto 2 di essi vanno sopra i due minuti e mezzo (‘Troppo’ e ‘Diciotto’), in venti minuti l’album è già assimilato e preso in piena faccia, poco da dire, qua abbiamo l’attitudine giusta e sicuramente con questi ragazzi di mezzo già in partenza avevamo pochi dubbi.
L’opener ‘Aprile’ con voce e una morbida chitarra acustica è soltanto un preludio alla tempesta in arrivo, anzi, al temporale, per l’appunto; e se è vero che ‘Treno’ potenzialmente ha il miglior testo del disco, i riffing di ‘Madrid’ e ‘Stuzzicadenti’ ti fanno immaginare quanta carica ci potrà essere nel sentirle eseguite dal vivo (a proposito: il 19 marzo ci sarà il release party al Baraonda di Segrate con Raw, Hobos, Menagramo, Overcharge e Toxic Youth… vedete un po’ voi!)
L’unico pezzo che trovo piuttosto banale e per nulla coinvolgente è ‘Gelato’, in mezzo a un album come questo mi risulta davvero molto debole. Tutto il resto, compreso l’artwork, è tecnicamente una badilata.

Siamo soltanto a gennaio, ma fidatevi: molto difficilmente quest’anno uscirà un disco hardcore italiano (e in italiano) ai livelli di ‘Mostropatia’ … ergo, fatelo vostro!
Anche perché a quanto pare le copie fisiche sono (erano?) limitate e numerate.

Koppo

TRACKLIST:
1. Aprile
2. Stuzzicadenti
3. Temporale
4. Troppo
5. Gelato
6. Diciotto
7. Treno
8. Madrid
9. Chessete
10. Perfetto

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