
The Fest Rule is… Distruggi la Bassa
Nella nostra rubrica di interviste ad organizzatori a festival punk rock estivi non poteva mancare la crew del Distruggi la Bassa. E allora eccoci a Ferrara…
• Ciao ragazzi, grazie in anticipo per le risposte. Per prima cosa vi chiederei di presentarci il vostro festival. Quando si svolge, dove, da quanti anni…
Ciao bella gente! E grazie a voi per lo spazio e supporto!
Il festival è nato nel 2015 in un laghetto qui in provincia, precisamente al LAGO GATTOLA di Gambulaga, dove abbiamo organizzato le prime 2 edizioni.
IL DLB FESTIVAL è soltanto un festival DIY, dove il DIY è l’essenza stessa del festival, organizzato da gente che ha passione per altra gente come noi che ha la stessa passione brucia.
Si è sempre svolto principalmente a luglio (dalle edition 2 in poi) e sempre qui in provincia di Portomaggiore (tranne per quest’anno che si svolgerà a Vigarano Mainarda, a 5 minuti dalla città di Ferrara). Diciamo che siamo un po’ zingari itineranti ecco….






• Ci piacerebbe sapere chi sta dietro al Distruggi la Bassa: immagino siate un gruppo di amici che pian piano si è allargato. C’è però una (o più) “menti” dietro alla realizzazione dell’evento? Come vi dividete i compiti, come riuscite a fare insieme i piccoli e grandi sbattimenti che la realizzazione di un evento del genere porta?
Noi del DLB siamo un collettivo nato ufficialmente 7 anni fa. All’interno della crew ci sono e ci sono stati vari elementi provenienti da diverse realtà della nostra zona. Chi organizzava già prima e chi si è unito poi, chi suona, chi gestisce un locale o chi semplicemente ha a cuore tutto l’ambiente. L’esigenza del collettivo è nata perché dopo la prima edizione ci siamo resi conto tutti quanti che stava per nascere qualcosa di importante e servivano molte più teste e braccia per tirare in piedi l’edizione dell’anno successivo.
Poi è naturale che ci si divide i tantissimi compiti, sia prima che durante e dopo il fest. Ormai siamo rodati, ma le strippate e deliri in corsa capitano sempre… L’importante è risolverli in tempo, sennò potrebbero essere cazzi da cagare come si dice da noi.
Diciamo che come menti del festival (se così possiamo chiamarle haha) siamo in 3, ma la squadra al completo è ben più ampia e numerosa.
• Ormai il DLB è uno di quegli appuntamenti diventati “di cartello”, un classico nel calendario di tantissimi punk rockers. In qualche modo sentite la pressione di essere all’altezza dell’evento? Insomma riuscite ad avere ancora lo spirito (e il divertimento) delle prime edizioni?
Beh, sono cambiate molte cose, direi assolutamente in meglio, soprattutto in fatto di numeri. Paradossalmente anche se il DLB è diventato molto più grosso rispetto le prime edizioni, essendo ora in tanti e motivati, c’è meno stress, più armonia e carica. La cosa che più mi fa piacere è vedere quanti ragazzi e ragazze si siano fatti carico di piccole e grosse responsabilità solo per il bene del Festival. Non sentiamo però nessuna pressione riguardo l’essere all’altezza o meno. Sentiamo un bel po’ di tensione ma quella costruttiva che fa bene.

Quella che non intacca e non intaccherà mai lo spirito, che possiamo confermare (come anche tutti quelli che sono venuti negli anni qui al fest e l’hanno respirato) è rimasto e rimarrà sempre quello di un tempo. Come citava qualcuno…. Lo spirito continua, no?
• Raccontateci come scegliete la lineup: avete già idee precise, vi vengono in mente durante i mesi di preparazione oppure sono band che ascoltate durante l’anno?
La line up ogni anno è un qualcosa che iniziamo a valutare con 1 anno/1 anno e mezzo di anticipo, così da vedere e capire bene i tour dall’estero, le nuove uscite italiane ed europee, le band emergenti e anche semmai qualche reunion storica.
Ogni anno cerchiamo di portare principalmente band che non sono mai venute al fest o in zona, e come anche quest’anno e l’anno scorso, band che non sono mai state in Europa. Quest’anno toccherà alle TOMAR CONTROL dal Perù e l’anno scorso toccò ai THE BRIDGE CITY SINNERS dagli USA.
Diciamo che un po’ ci vengono in mente durante l’anno, ma soprattutto è qualcosa che deriva dall’ascolto ed esplorazione continua negli anni.
• Qual’è la band che siete più fieri di aver portato al DLB? E quale band sarebbe il vostro sogno portare?
Bellissima domanda questa! Ci potremo scrivere un libro quasi per rispondervi ahaha.
Proviamo a sceglierne un paio anche se è difficile visto che abbiamo portato centinaia di band al fest.
Partiamo così dai… Aver portato i Kina ci riempie sempre di orgoglio ed emozioni, c’è poco da fare. Poi anche gli Youth Of Today l’anno scorso e gli stessi BRIDGE CITY SINNERS che menzionavamo nella domanda precedente.

Anche la scelta di aver organizzato una line up tutta made in Italy nel 2018 ci rende molto fieri, con i CALL THE COPS, DSA COMMANDO, CONTRASTO, TUNONNA e mille altri. Edizione che portiamo davvero nel cuore.
Un sogno per le prossime edizioni? Ehehehe ne abbiamo tanti ma sperando che porti bene dirlo, spariamo un GORILLA BISCUITS e SCREAM!!!
• Raccontateci qualche aneddoto direttamente dal backstage :
Anche qui un giorno forse ci faremo un documentario o libro per raccontarli tutti (o quasi, perché certi rimarranno segreti, meglio ahaha).
Beh ne abbiamo viste e vissute di tutti i colori diciamo!
Ci piace ricordare un aneddoto della seconda edizione quando i TSOL persi nelle campagne durante il tragitto per arrivare alla venue, mi chiamarono per spiegare dov’erano e quando capì finalmente la loro posizione arrivai sul posto trovandoli con dei gelati in mano, ma dentro ad un chiesa che ammiravano le statue e tutta l’arte del edificio. Non volevano più andar via da là dentro e infatti ritardammo non di poco l’arrivo al fest. Sembravano ipnotizzati a dir poco ahahah.
O come nel 2015, prima edizione del fest quando gli MDC presi così bene dalla situazione ed atmosfera organizzarono perfino un concerto segreto notturno in acustico nel posto dove alloggiavano. Dissero “possiamo ospitare massimo 20/30 persone“ e alla fine finì con un centinaio di persone in sing along e con gente che si svegliò alla mattina nei fossi e canalini vuoti liì intorno!
• Dietro una festa del genere ci sono tanto lavoro e sbattimenti. Diteci con sincerità: ne vale davvero la pena? La risposta credo sia positiva e allora: provate a spiegarci perché vale la pena spendere tempo e incazzature per realizzare un evento?
Sì, ne vale sempre la pena e sapete perché?
Perché quando poi vedi la gente che arriva da ogni dove e le band che tornano a casa ogni volta con un sorriso a 10000 denti dicendoti “ci vediamo anche il prossimo anno“ o “vogliamo tornare a suonare qui prima possibile“… Beh nulla ti ripaga come quei sorrisi e parole. Sono cose che fanno battere il cuore davvero e sono cose che ti fanno andare avanti ancora più stimolato.

• A fine intervista spazio a voi: se volete aggiungere qualcosa oppure mandare qualcuno affanculo è il momento giusto.
Intanto davvero grazie di cuore per la disponibilità e spazio che ci avete dato!
E naturalmente vi aspettiamo per questa edition 7 del fest l’ultimo weekend di luglio, che sarà ancora una volta un qualcosa di unico e speciale da vivere tutti insieme!
Grazie al Monta e alla crew del Distruggi la Bassa
Qui i loro contatti https://www.facebook.com/distruggilabassafestival/
https://www.instagram.com/distruggilabassafestival/
27tommy


