TERROR + REBEL CREW + RUGGINE @ Slaughter Club, Paderno Dugnano – 06/08/18

TERROR + REBEL CREW + RUGGINE @ Slaughter Club, Paderno Dugnano – 06/08/18

Il nostro Frankie sfida l’afa, il prezzo del biglietto e i blackout riportarci nel mondo dell’hardcore più pestato!

Se c’è una band che si può definire portabandiera della scena hardcore di Los Angeles, quelli sono senza dubbio i Terror, che da quasi 20 anni girano il mondo senza sosta per diffondere il verbo dell’hardcore.

I Terror passano abbastanza di frequente in quel di Milano (almeno una volta ogni due anni), anche se questa data allo Slauther Club di Paderno Dugnano (MI) si presenta abbastanza ardua per più motivi.

In primo luogo per la data in sé: il 6 agosto Milano comincia a svuotarsi e il caldo più essere un deterrente, almeno per i curiosi.

In secondo luogo la scelta dello Slaughter Club, locale di nuova apertura (o comunque è stato ristrutturato da un mesetto) che, nonostante stia ospitando concerti soprattutto in ambito metal, somiglia più a un disco club, con specchi sulle pareti, parquet e una resa sonora che lascia veramente a desiderare. Per non dire che Paderno Dugnano non sia proprio la località più facile da raggiungere…

Arrivato allo Slaughter Club, stanno suonando i RUGGINE, hardcore diretto e cantato in italiano. A seguire lo show c’è ancora poca gente. Noto subito che il suono della sala è pessimo, chitarre impastate e parole praticamente incomprensibili; purtroppo questa sarà una nota negativa di tutta la serata.

Il locale inoltre è veramente caldissimo, nonostante fuori ci sia aria di temporale. Infatti la maggior parte della gente chiacchiera e beve qualcosa nel piccolo cortile davanti all’ingresso del club (forse unico punto positivo della venue).

I successivi a salire sul palco sono i REBEL CREW, band milanese dedita ad un hardcore ostentatamente tamarro, con due cantanti e doppio pedale a manetta.

Anche in questo caso, i suoni sono molto confusi e a stento si riesce a capire il filo delle canzoni. I ragazzi ci credono parecchio e più volte invitano gli astanti a partecipare più attivamente allo show, senza grandi risultati (i RC sembrano sconosciuti praticamente a tutti).

Nel bel mezzo del set, accade l’imprevisto: blackout! Il suono viene meno e le luci si spengono, lo show si interrompe. Sembra che il motivo del disguido non sia dovuto a qualche malfunzionamento del locale ma dal temporale imminente che provoca cali di tensione in tutto il circondario.

Tornata la corrente, vengono concessi un paio di brani ai Rebel Crew, che scelgono di eseguire For My Family degli Agnostic Front.

Non male in generale ma un po’ troppo tamarri per i miei gusti.

Arriva il momento tanto atteso: quello dei TERROR!

La band californiana inizia andando sul sicuro con One With The Underdogs e Overcome, due cavalli di battaglia del primo album del 2004.Nonostante questo, il pubblico risponde in modo abbastanza freddo. Ci pensa il cantante Scott Vogel a far decollare il concerto, continuando a incitare il pubblico e a interagire con gli astanti sia durante i pezzi sia durante le pause tra uno e l’altro.

I Terror sono proprio l’essenza dell’hardcore: si crea un clima veramente di unità tra tutti, anche nonostante la transenna (sì, c’era una transenna che divideva il palco dal pubblico, una cosa veramente inadeguata per un concerto hardcore e infatti più volte demonizzata dallo stesso Vogel).

Scott fa di tutto per coinvolgere chi ha di fronte: viene spesso al limitare della transenna, lascia il microfono alla gente durante i ritornelli, più volte fa salire sul palco qualcuno per farlo cantare; insomma un vero spettacolo! Persino i suoni sembrano migliorati rispetto alle precedenti esibizioni.

La scaletta non regala particolari sorprese, ma va bene così. I cinque di Los Angeles sciorinano tutti i loro pezzi più famosi: Spit My RageLive By The CodeAlways The Hard WayKeep Your Mouth ShutLowest Of The Low, ecc…

Il concerto sembra perfetto fino a quando, dopo aver eseguito You’re Caught Keepers Of The Faith, il concerto si conclude. Il fatto è che era passata solo una quarantina di minuti! è vero che i concerti hardcore non durano mai tanto, però così mi sembra un po’ esagerato.

Inizialmente pensavo che il tempo limitato fosse stato dovuto al blackout, poi ho sbirciato la scaletta sul palco e i pezzi eseguiti erano tutti quelli riportati sulla setlist prevista in partenza.

In conclusione, per dare un giudizio a questa serata bisogna distinguere i vari aspetti.

La location non era adeguata: molto caldo e suoni al limite della decenza, per non parlare del prezzo del biglietto (25€) che in teoria includeva anche 5€ di tessera Libertas, che non mi è stata fatta).

Le band di apertura, entrambe nostrane, direi buone ma niente di esaltante. Sarebbe stato bello avere qualche guest in tour con gli headliner (e allora sì che 25€ erano giusti).

I Terror sono stati fenomenali: attitudine pura e hardcore tritaossa, senza cali di tensione. Unico neo, la durata limitata del set.

Ovviamente non posso far altro che perdonarli e aspettarli per la prossima volta!

Frankie

 

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